Yamila Bertieri, consigliere comunale di Borgo a Mozzano e candidata in regione per tutta la provincia di Lucca, affronta un tema molto importante: la sicurezza stradale.
"Dopo vari incontri sul territorio, con documentazioni e con chiarimenti anche attraverso il confronto di un'amico appartenente alle forze dell'ordine (perché ritengo che solo attraverso coloro che vivono tale situazione si può avere un'idea chiara e precisa delle criticità) - esordisce - quello della sicurezza sulla strada è una tematica molto sentita".
"Posso affermare - spiega Bertieri - che l'imponenza e la complessità assunte dalla circolazione stradale, ed in particolare l'elevato numero di incidenti, esigono attente cure alla strada dirette a garantire e/o rafforzare la sicurezza delle persone durante la circolazione. Anche il codice della strada rispetto al precedente, ha ridisegnato i compiti degli enti locali riconoscendo a questi ultimi un ampio potere per la regolamentazione della circolazione stradale".
"La linea da seguire - continua - credo che sia quella della sicurezza stradale, della prevenzione e dell'educazione, perché è un tema che riguarda tutti i cittadini, tutti i pedoni e tutti i fruitori dei mezzi pubblici, automobilisti o ciclisti, non ultimi i conducenti di motocicli e ciclomotori, dato che molti incidenti riguardano questi veicoli. Quando ci troviamo sulla strada dobbiamo avere comportamenti quotidiani che devono essere sempre accompagnati dalla responsabilità poiché, anche se apparentemente innocui, a volte possono appresentare una minaccia, anche mortale, non solo per noi ma anche per gli altri. La vita è un bene prezioso da proteggere, quindi ognuno di noi deve salvaguardare e tutelare se stesso rispettando (il bene) la sicurezza altrui".
"Più che una questione di numeri - sottolinea - è una questione di infrastrutture e di veicoli più sicuri soprattutto nei territori montani, dove a mio parere, serve una maggiore sicurezza; un rinnovamento delle infrastrutture, perché quelle presenti sono ormai obsolete, ma soprattutto serve anche una buona educazione dei giovani perché, e lo dico con dispiacere, i dati sulle vicende drammatiche che si succedono sulle strade, fanno capire che le vittime di incidenti sono causati da comportamenti errati: distrazione, alta velocità, guida sotto l'effetto di alcol, sostanze stupefacenti, utilizzo dei cellulari, il non corretto utilizzo del casco (o) e comunque mancato rispetto delle regole dettate dal codice della strada. Serve una chiara comunicazione sull'educazione, sulla riflessione e sul confronto, che permettano una chiara cultura della sicurezza stradale. Sarebbe costruttiva la creazione di progetti con contributo civico organizzati dagli enti e dai comuni del nostro territorio, al fine di promuovere, all'interno delle comunità, un'azione di prevenzione degli incidenti stradali. Progetti che coinvolgano le scuole secondarie di primo e secondo grado dei comuni e che permettono il dialogo con i giovani per fargli comprendere i pericoli della strada e le relative sanzioni. Importante sarebbe dare voce alle forze dell'ordine, che illustrino quali sono i comportamenti corretti da rispettare sulla strada, perché sono loro che in "primis" hanno l'obbiettivo ogni giorno, di tutelarci e di garantire tale sicurezza".
"È necessario - conclude Bertieri - un cambiamento culturale, che renda i cittadini più sensibili e responsabili per contribuire a creare una cultura della sicurezza stradale volta a proteggere e conservare il valore della vita possibile anche e soprattutto (una) attraverso una coscienza civica".