Paura, dubbi, ma anche certezza e fiducia: queste sono le sensazioni che emergono dalle interviste fatte in questi giorni dalla Gazzetta del Serchio sulla controversa, nonché delicata, "questione vaccino".
Un'intervista, su base casuale, a varie persone trovate per strada in Valle del Serchio ha infatti rivelato la profonda spaccatura tra i due schieramenti, che potremmo banalmente definire del "sì" e del "no", ma che invece nascondono al loro interno numerose sfaccettature.
Esempio di questo sono le dichiarazioni di Fabrizio B., 57 anni di Barga: "Io non sono assolutamente contrario ai vaccini, ma ci sono troppi punti d'ombra e incognite come ad esempio se e quando arriveranno i richiami per quello di Astrazeneca, oppure le modalità di vaccinazione per chi ha già avuto il virus come me, ancora caotiche e prive di certezze, senza contare l'efficacia che questi prodotti hanno nei confronti delle varianti del virus, che in molti casi è risultata irrisoria. Mi vaccinerò ma aspetterò sicuramente che venga fatta luce su questi dubbi e probabilmente opterò per il vaccino italiano di ReiThera quando sarà disponibile" ha affermato l'uomo.
Posizioni quindi non contrari a priori ma che mostrano un certo attendismo ed una generale sfiducia nella situazione, come afferma Silvia T., 54 anni di Barga: "Se fossi obbligata a vaccinarmi sceglierei il vaccino Pfizer, ma preferirei attendere un vaccino italiano. Astrazeneca sia per le varie notizie che escono sui giornali che per la paura che non vengano consegnate le dosi di arichiamo non lo farei mai" dice la donna.
Non mancano ovviamente anche i più integerrimi oppositori all'operazione vaccinale: "Non mi fido minimamente di quella roba, non so cosa ci sia dentro e che effetti abbia ma lascio volentieri che siano altri a scoprirlo" ha affermato Franco T., 79 anni originario di Barga.
Dalla parte opposta si assiste quasi agli stessi ragionamenti anche se orientati a favore della vaccinazione.
"Mi vaccinerò sicuramente – afferma infatti Anna P., pensionata di quasi ottant'anni di Fornaci di Barga - ma sono dubbiosa nei confronti del vaccino di Astrazeneca soprattutto per i problemi coi richiami, se potrò sceglierò quello di Pfizer ma se non sarà possibile farò qualsiasi sarà disponibile, così finalmente potrò uscire a fare la spesa o vedere i miei nipoti senza paure, anche se le varianti che stanno saltando fuori ora mi preoccupano lo stesso".
Elisa B., di Barga ma studentessa universitaria fuori sede, invece è molto più decisa nella sua scelta: "Astrazeneca o Pfizer non mi interessa, se così si potrà tornare ad avere una vita normale ben venga qualsiasi vaccino visto che, se non fossero sicuri, non passerebbe in mente a nessuno di farli fare a praticamente tutta la popolazione. Qualsiasi altro discorso è complottismo o chiacchiere da bar" conclude lapidaria la ragazza.