“Siamo in un’emergenza climatica. Negli ultimi 250 anni, bruciando petrolio, carbone e gas abbiamo creato nell’atmosfera un pericoloso accumulo di gas serra. Gli scienziati ci dicono che, andando avanti così - e ci auguriamo assolutamente di no - arriveremo ad un aumento della temperatura media di 6 gradi centigradi a fine secolo: uno scenario di devastazione e morte. Che fare?
Fortunatamente esistono sulla faccia della terra due potenti trappole per la CO2 che possono aiutarci a contrastare l’innalzamento di temperatura in corso: la prima è data dal suolo, con la sua sostanza organica, e la seconda è data dai nostri alberi. Stefano Mancuso, noto botanico, profondo studioso e amante degli alberi, ha recentemente diffuso una proposta per salvarci dalla catastrofe climatica in atto: quella di un rimboschimento massiccio, fatto di 1000 miliardi di alberi, alberi che potrebbero assorbire i due terzi della CO2 in eccesso.”
Queste le parole di Maria Elena Bertoli, portavoce del gruppo “Custodi degli alberi e del suolo” che si è creato sull'onda di questi temi la scorsa estate, a Barga. L’intento è quello di proteggere sia i suoli ancora integri che il patrimonio arboreo presente sul nostro territorio comunale, in particolar modo attraverso campagne di sensibilizzazione e di richieste per interloquire con le istituzioni, in modo da non restare sul piano puramente idealistico.
Inoltre, tengono a ribadire come il loro intento non sia polemico né politico, ma che sia semplicemente quello di arricchire e costruire una coscienza di gruppo su questi temi, magari anche con l'aiuto di esperti del settore.
Il neonato gruppo, di cui fanno parte persone di tutto il comune legate da una forte motivazione, ritiene importantissimo tutelare gli alberi sia quelli nei paesi e nei territori del comune più a valle, sia quelli dei boschi dell’alpe, cinquecento ettari dei quali sono gestiti dall’ASBUC.
“Chiediamo - si legge nella loro richiesta - che non si taglino gli alberi se non è assolutamente necessario e che si ripiantino in tempi brevi laddove, per motivi seri, debbano essere tagliati. Chiediamo inoltre che si fermi il consumo di nuovo suolo, andando così nella direzione che ci indicano l’Europa e il nostro governo e cioè quella di ristrutturare, anche energeticamente, l’esistente. A questo proposito siamo fortemente preoccupati dell’idea, che circola da un po’ di tempo, di costruire una nuova scuola sotto lo stadio di Barga: vista la situazione di emergenza di cui dicevamo sopra e data la mancata crescita della popolazione scolastica, riteniamo che non sia assolutamente il caso di occupare nuovo suolo, cementificando campi che assorbono CO2 e che potranno essere messi a coltura, quando ci sarà la necessità. Chiediamo poi all’ASBUC che il patrimonio arboreo dell’alpe non diminuisca ma che, laddove è possibile, si operi nella direzione del rimboschimento, proprio come suggerisce Mancuso.”
Infine concludono: “Come Custodi degli alberi e del suolo rivolgiamo questo accorato appello sia all’amministrazione comunale che all’ASBUC: “Proteggiamo gli alberi e fermiamo la cementificazione!”. Per la vita dei nostri figli.”