Un tentativo di impulso all'economia che secondo molti è arrivato nel momento sbagliato quello dato dalla "lotteria degli scontrini", che proprio da febbraio è ufficialmente iniziata in tutta la penisola tra successi, problemi e perplessità di commercianti e clienti.
Non sono pochi infatti gli intoppi in cui è incappata l'iniziativa, che fin da subito si è trovata di fronte l'ostacolo di un aggiornamento delle casse di tutto il paese da portare a compimento in così breve tempo che tutt'ora anche in Mediavalle ben pochi esercizi sono in grado di erogare il servizio, perché le ditte che devono eseguire questi aggiornamenti sono ovviamente oberate di lavoro e non stanno mantenendo il passo con la richiesta.
Si aggiunge a questo disagio per i commercianti anche l'elevato costo dell'aggiornamento, che Confcommercio ha stimato intorno ai 300 euro - in un comunicato dei giorni scorsi -, spesa che in una situazione normale sarebbe stata affrontabile dagli esercizi ma che, in piena crisi economica a causa della pandemia, per molti è un ostacolo enorme da affrontare anche a fronte delle spese già fatte nei mesi scorsi proprio per sanificare e rispettare le normative anti-covid.
Non da meno è l'ostacolo delle commissioni bancarie per le spese di piccola entità, infatti basti pensare che un cliente potrebbe richiedere di poter partecipare alla lotteria anche semplicemente pagando con carta un caffè da un euro che, detratte le commissioni e le seppur minime spese per il prodotto, diventa per il commerciante un ricavo bassissimo se non nullo.
"Confcommercio si trova in una posizione di scontento riguardo questa iniziativa – ha affermato il portavoce della confederazione Luca Dini - soprattutto per il momento in cui capita, gravando sulle attività commerciali con aggiornamenti tra i 200 e i 250 euro.
Noi avevamo chiesto un rinvio della data d'inizio ma alla fine l'iniziativa è partita in ritardo di solo un mese, i nostri associati l'hanno presa quasi tutti in maniera negativa e anche chi l'ha reputata una cosa positiva non è ancora riuscito, in molti casi, ad aggiornare il sistema per i vari ritardi" ha continuato Dini.
Il portavoce ha poi concluso ribadendo il problema delle commissioni bancarie e specificando come in tutta la Garfagnana e Valle del Serchio, a parte qualche catena aggiornata velocemente, il resto del settore sia ancora indietro.