Partiranno il 26 febbraio mattina, dall’aeroporto Fiumicino di Roma, faranno scalo a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, poi si dirigeranno verso la città di Kurnool, nel sud dell’India, e da qui dovranno percorrere almeno altre cinque o sei ore di strada prima di arrivare finalmente a destinazione nel distretto di Kadapa.
Riccardo Luschini, presidente dell’associazione benefica ‘Piccole opere per l'India’, con sede a Barga, compirà la lunga traversata con don Shyam di Roma e la scrittrice, poetessa e ambasciatrice di pace Maria Renata Paolinelli di Lucca.
Per celebrare questo evento, ma soprattutto per raccogliere ancora fondi necessari per la realizzazione di nuovi pozzi di acqua potabile nei villaggi più bisognosi e decentrati del paese del Mahatma Gandhi, le ‘Piccole Opere’ si sono date appuntamento ieri sera, al ristorante “La Bionda di Nonna Mary” di Fornaci di Barga, per una cena benefica nel bel locale di Chiara Da Costa e Leonardo Toni.
In un clima goliardico ed amichevole, riscaldato dall’atmosfera magica del Natale, i commensali hanno riempito la sala abbandonandosi ai piaceri della tavola e dello stare insieme. Due primi, un secondo, un dessert: il tutto condito da dell’ottimo vino rosso. Presi per la gola, è stato facile per i volontari dell’associazione convincere gli intervenuti a partecipare alla lotteria con tanti bellissimi premi in palio.
Nel frastuono generale, c’è stato spazio anche per un breve discorso del presidente: “Il 15 ottobre abbiamo realizzato un pozzo in un villaggio di 1.375 abitanti nel distretto di Kadapa – ha dichiarato Luschini – la cui maggioranza è composta da cittadini che appartengono alla classe più bassa, quindi meno considerati nel sistema della casta indiana. Lunedì 20 novembre faremo un ulteriore pozzo per 80 famiglie. Tutti questi pozzi si aggiungono a quelli già realizzati grazie al contributo di tutti coloro che sostengono la nostra associazione. Ci tengo quindi a ringraziarli perché, senza il loro fondamentale aiuto, niente di tutto questo sarebbe possibile”.
Molto sentito – ed apprezzato – anche il simpatico intervento dell’architetto Carlo Americo Lenzi che ha plaudito ai fini benefici dell’associazione e all’entusiasmo del suo vulcanico presidente.
Due parole sull’associazione ‘Piccole Opere’: nata il 24 febbraio 2021, senza scopo di lucro, è composta da volontari che, a titolo gratuito, aderiscono per contribuire alla realizzazione di piccole opere – appunto – umanitarie nei villaggi dell’India. In particolare, c’è un ambizioso progetto al quale mirano: creare una struttura nel distretto di Kadapa, Andhra Pradesh, in grado di accogliere i senzatetto ed aiutare i giovani ad inserirsi nella loro comunità attraverso corsi formativi e di istruzione. In questo centro, l’associazione vorrebbe realizzare un dormitorio, una mensa, una sala riunioni, laboratori e un poliambulatorio per l’assistenza sanitaria.
Il motto dell’associazione è: “Amiamoci gli uni con gli altri, non a parole ma con i fatti”. E per ‘fatti’ si intendono le opere che, seppur piccole, hanno in realtà un grandissimo valore per la comunità che ne beneficia. Ma noi pensiamo che queste piccole (grandi) opere abbiano un profondo significato anche per chi le attua - se è vero che amare è sempre un sentimento attivo, mai passivo.
Le Piccole Opere si ritrovano alla Bionda di Nonna Mary: “Alla volta dell’India per fare del bene”
Scritto da andrea cosimini
Barga
18 Novembre 2023
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