1) La questione Pirogassificatore KME
Si tratta della vicenda principale a cui la nostra associazione si è dedicata negli ultimi anni, vicenda che non può dirsi del tutto conclusa. Resta infatti in capo all’azienda ed alla Regione Toscana la procedura di rinnovo delle autorizzazioni ambientali (AIA), ormai scadute da tempo, procedura inizialmente unificata al progetto del nuovo pirogassificatore, e poi scorporata. Il che significa che attualmente la produzione avviene senza gli adeguamenti alle ultime normative aggiornate (le cosiddette BAT Best Available Technologies). Resta inoltre da risolvere la prescrizione imposta dalla Soprintendenza all’azienda: edificare in situ un monumento commemorativo dell’immobile denominato Casa Buglia.
Chiediamo ai candidati sindaci di esprimere la loro posizione rispetto alla vicenda trascorsa, rispetto al tema dell’incenerimento rifiuti, e se siano disponibili ad impegnarsi in futuro opponendosi a progetti di questo tipo che, come abbiamo ampiamente dimostrato in passato, sono totalmente incompatibili con la conformazione orografica, le condizioni meteo-diffusionali, nonché il già compromesso stato di salute complessivo della nostra Valle.
LUCIA MORELLI / FARE BARGA: Il pirogassificatore non è più argomento di discussione, anche grazie alle rimostranze dei cittadini delle quali io stessa ho fatto parte nel 2019 – e delle associazioni. Non è neanche più nelle intenzioni della KME, quindi nello specifico si può ritenere a tutti gli effetti archiviato. Seguiremo attivamente l’adeguamento alle normative vigenti, mentre per quanto riguarda la gestione dei rifiuti i nostri obiettivi sono il raggiungimento del rifiuti zero, anche attraverso l’adesione al Patto dei Sindaci. In generale, qualora si dovesse tornare in futuro a un tema come l’incenerimento dei rifiuti o la costruzione di un impianto simile, i primi ad essere ascoltati e chiamati in causa saranno i cittadini e le associazioni ambientaliste, operando innanzitutto nel rispetto della salute, del paesaggio e dell’ambiente.
CATERINA CAMPANI / VIVIAMO BARGA: La vicenda pirogassificatore, seguita da questa amministrazione, si è conclusa con l’archiviazione da parte di Regione Toscana, del procedimento. La nostra posizione è stata e rimarrà sempre la stessa. In questi anni abbiamo lavorato a stretto contatto con l’azienda, per portare avanti progetti di sviluppo dell’azienda stessa, condividendo le progettualità e la loro attuazione. A partire dall’investimento che porterà la nuova sede della polizia stradale della Valle del Serchio all’interno dello stabilimento della Kme, con beneficio anche dal punto di vista del recupero di immobili dismessi, a tutta la riqualificazione dell’ex centro ricerche, alla condivisione del percorso di sviluppo dello stabilimento dal punto di vista urbanistico in previsione del nuovo Piano Operativo Intercomunale.
2) La questione inquinamento corpi idrici da amebiasi (Filecchio)
La vicenda, che ha interessato, e preoccupato, la popolazione residente nel secondo semestre del 2023, ha visto la contaminazione dei corpi idrici della frazione di Filecchio da amebiasi, provocando alcuni casi anche gravi di ascessi epatici. Ancora ignota la causa della diffusione del patogeno (tipico di climi decisamente più tropicali e che si trasmette per via oro-fecale). Al netto delle oggettive difficoltà che l’indagine ha riscontrato, dovute principalmente alla mancanza di una procedura certificata di analisi della presenza del patogeno nella matrice acqua, acluni dittadini hanno segnalato il non sempre puntuale coinvolgimento della comunità locale in tutte le fasi della vicenda.
Chiediamo ai candidati sindaci di istituire un tavolo di confronto permanente con la partecipazione diretta dei cittadini delle comunità interessate e di adoperarsi nel futuro per monitorare costantemente la situazione. Chiediamo che lo stesso approccio teso a garantire la partecipazione diretta dei cittadini sia garantito nel caso dovessero presentarsi in futuro problematiche simili.
LUCIA MORELLI / FARE BARGA: Lo scandalo legato a questa vicenda è stato subito argomento del nostro programma, anche inserendo in squadra chi in quei mesi si era già battuto in prima persona. Il tavolo di confronto permanente fra l’amministrazione e le istituzioni competenti, con la partecipazione diretta dei cittadini, seguita da una campagna di informazione costante e trasparente, sarà in assoluto un nostro punto fermo per continuare a tenere monitorata la situazione ed arrivare a capire dove nasce il problema. Non secondario, uno screening di tutta la rete idrica, nell’ottica di operare un ammodernamento e un adeguamento.
CATERINA CAMPANI / VIVIAMO BARGA: La questione Amebiasi è stata affrontata con molta serietà e impegno. E’ stato istituito un tavolo da parte del comune con tutte le figure professionali della Asl dedicate al tema , dalla prevenzione al servizio igiene, malattie infettive, laboratorio analisi, medicina generale. Parallelamente sono stati coinvolti sia Gaia che il Consorzio Irriguo per effettuare analisi per la ricerca dall’ameba, coinvolgendo anche l’università di pisa, i cui esiti sono stati negativi. E’ stato fatto un incontro con la popolazione per spiegare il fenomeno e per informare dell’impegno nell’effettuare uno screening di massa. In Tre settimane è stato organizzato lo screening per tutta la popolazione di Filecchio, grazie alla collaborazione della Asl, delle associazioni paesane, ed al progetto Proximity Care che ci ha permesso di usare il camper mobile in loco. Dalle analisi sono emersi due casi di amebiasi senza patologie, e nel contempo sono stati monitorati anche i casi che avevano contratto il parassita e che avevano avuto ricoveri in ospedale. E’ stato istituito un ulteriore tavolo alla presenza anche di Arpat per individuare ulteriori punti dove fare prelievi. Al momento si sta aspettando che le temperature salgano ulteriormente per rifare tutta una serie di monitoraggi, che andranno avanti periodicamente nei prossimi mesi.
3) La questione multiutility
L’accorpamento dei servizi di gestione idrica, fognaria, di smaltimento rifiuti e fornitura di energia elettrica in una struttura aziendale definita “Multiutility” e la sua successiva quotazione in borsa è un evento che preoccupa non poco i cittadini di tutta la regione. Nuovamente sembra che il confronto tra pubblica utilità e interessi privati sia pericolosamente sbilanciato in favore di questi ultimi. Riteniamo che i cittadini, anche attraverso incontri pubblici, debbano essere informati in totale trasparenza riguardo questa operazione complessa e importante per il futuro della gestione dei servizi pubblici essenziali. Tale operazione, per garantire una eventuale copertura degli utili per gli azionisti di borsa che saranno generati dalle tariffe e dalle bollette dei cittadini, inciderà concretamente sulle risorse e sulla vita quotidiana delle persone.
Chiediamo ai candidati sindaci di pronunciarsi pubblicamente sull’eventuale futura offerta di aderire alla Multiutility dei servizi pubblici attualmente guidata dai comuni di Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli dichiarando, con chiarezza, la contrarietà a tale operazione, compresa l’adesione alla quotazione in borsa di una società di servizi pubblici, affinché gli utili, derivanti dalla gestione dei servizi pubblici, non servano a remunerare amministratori o investitori del mondo della finanza, ma vengano impiegati in totale trasparenza, per salvaguardare il patrimonio delle comunità locali in omaggio al principio di tutela della persona umana, della biodiversità e degli ecosistemi, ai sensi degli articoli 2, 3, 9 della Costituzione, alle regole di economicità del servizio, anche come minor costo per i cittadini.
LUCIA MORELLI / FARE BARGA: Siamo contrari all’esternalizzazione dei servizi. Parte del nostro programma è la promozione e lo sviluppo di progetti che favoriscano la diffusione di energia rinnovabile a basso costo, come ad esempio le Comunità Energetiche rinnovabili, con l’obiettivo di fornire energia pulita ai cittadini.
CATERINA CAMPANI / VIVIAMO BARGA: La questione delle multiutility è stata seguita dall’assessore competente ma non è stata ancora portata all’attenzione dei nostri comuni; riteniamo che i servizi essenziali che vengono menzionati siano fondamentali e che la loro gestione debba essere puntuale e controllata in forme diverse da quelle proposte nella multiutility e che l’eventuale quotazione in borsa non sia opportuna, viste anche le recenti pronunce della corte dei conti.
4) La questione inquinamento elettromagnetico / 5G
Le nuove tecnologie spesso vengono implementate sbandierandone i vantaggi, senza che sia stato garantito un dibattito trasparente e condiviso riguardo agli svantaggi, alle criticità, alle ripercussioni in termini di ambiente e di salute. Nel caso delle emissioni elettromagnetiche, la nuova tecnologia denominata 5G presenta caratteristiche tecnologiche assai diverse dalle tecnologie attuali, al punto che le stesse procedure di controllo attualmente previste, in certi casi non sono idonee ad essere utilizzate.
D’altro canto la comunità scientifica indipendente ha già espresso seri dubbi sulla nocività delle esposizioni alle radiazioni elettromagnetiche, il che è sufficiente a considerare il principio di precauzione: finché non sia appurato che tali tecnologie sono innocue, le stesse non dovrebbero essere implementate. In tal senso alcune amministrazioni comunali hanno già iniziato a pronunciarsi, come Lavagna e Dobbiaco
Riguardo agli aspetti meramente normativi, si evidenzia la recente sentenza del Tribunale di Venezia la quale afferma che i servizi di telefonia mobile NON si possono considerare “servizi pubblici”, aprendo di fatto alla possibilità che le amministrazioni locali possano rifiutare le richieste di installazione da parte delle aziende di telecomunicazioni. Così recita la sentenza:
“Né può sostenersi che l’attività in sé di telecomunicazione, svolta attraverso le infrastrutture posizionate su terreno dell’Ente sia equipollente a un servizio pubblico. L’attività svolta dalla compagnia di telefonia è certamente attività di interesse pubblico ma non può qualificarsi servizio pubblico, in quanto come sostenuto da una recente pronuncia della Corte d’Appello Lagunare, “tutto il regime di accesso alle telecomunicazioni ha carattere privatistico: i consumatori pagano infatti a società con scopo di lucro, tariffe non calmierate, ma soggette alla concorrenza di mercato. Si aggiunga che un bene, per acquisire e mantenere il requisito dell’appartenenza al patrimonio indisponibile ai sensi dell’art. 826 comma 3 c.c. deve essere destinato a servizi di competenza dell’Ente locale territoriale tra i quali per i comuni, certamente non rientra il servizio di telecomunicazioni, fisse e mobili” (Fonte: https://www.tuttotributi.it/antenne-telefonia-su-suolo-del-comune-non-si-configura-un-servizio-pubblico)
Chiediamo ai candidati sindaci di iniziare il percorso per la definizione delle aree da tutelare rispetto all’inquinamento elettromagnetico, anche alla luce della sentenza suddetta, garantendo la partecipazione attiva della cittadinanza ad ogni fase del processo decisionale. Chiediamo di adottare tutti gli strumenti atti ad impedire l’innalzamento dell’attuale limite di 6v/m in nome del principio di precauzione, emettendo un’ordinanza simile a quella del comune di Lavagna. Chiediamo un impegno in prima persona per organizzare occasioni di approfondimento scientifico, divulgazione, confronto sui temi legati all’inquinamento elettromagnetico, sempre coinvolgendo direttamente la cittadinanza in tutte le fasi.
LUCIA MORELLI / FARE BARGA: L’inquinamento elettromagnetico ha sulla nostra salute un impatto da non sottovalutare, come rilevato anche da studi appositamente condotti dall’OMS. Sapremo trovare il giusto equilibrio tra gli stili di vita contemporanei e il rispetto della salute, insieme: la cittadinanza attiva sarà la chiave della nostra amministrazione, quindi anche su queste tematiche. I cittadini da noi troveranno sempre ascolto. Non mancherà la possibilità di organizzare incontri e conferenze su questo tema e sugli altri legati all’inquinamento e alla sostenibilità ambientale.
CATERINA CAMPANI / VIVIAMO BARGA: Il primo passo riteniamo sia prevedere all’interno del nuovo piano operativo, il piano delle antenne, uno strumento di regolamentazione e programmazione che consente al comune di disciplinare l’installazione di impianti di telefonia mobile e le modalità con cui gli operatori le devono presentare, che consentirà all’amministrazione di respingere richieste per nuove installazione senza le caratteristiche imposte. L’impegno dell’amministrazione è sempre stato di grande attenzione ai temi ambientali, condivisi anche con la Vostra associazione e la priorità sarà sempre la salute e la tutela del cittadino nonché il coinvolgimento della cittadinanza rispetto a queste tematiche.
5) Il progetto “Aria di Ricerca” e la ricerca partecipata
Il progetto, che fa parte del progetto europeo CitieS-Health, è stato condotto nel periodo 2019-2022 grazie a finanziamenti comunitari ed ha indagato la funzionalità renale, per la quale si ipotizza una correlazione con inquinamento da metalli pesanti. Il campione analizzato è di 400 soggetti residenti nella media Valle del Serchio che hanno aderito allo studio. Il campione è stato ottenuto tramite procedura di campionamento probabilistico (stratificato per età, sesso e comune di residenza) dagli archivi anagrafici comunali. Peculiarità dello studio è di essere un esempio di “Citizen Science” ovvero di essere condotto e gestito direttamente dai cittadini, che sono e resteranno gli unici proprietari sia dei campioni biologici, sia dei risultati scientifici prodotti. (www.ariadiricerca.it)
Alcuni dati preliminari hanno evidenziato che la distanza della residenza da fonti emissive di tali inquinanti (specialmente cadmio) è uno dei fattori (asseme a diabete ed pertensione) che possono compromettere la velocità di filtrazione renale. Il passo successivo dello studio prevede la misura dei metalli pesanti nel sangue dei partecipanti, attualmente conservato in banca biologica. Visti i risultati non rassicuranti, riteniamo doveroso proseguire nello studio, sia approfondendo i risultati dei campioni in nostro possesso, sia estendendo lo studio anche alle popolazioni finora non coinvolte.
Chiediamo ai candidati sindaci se sono disponibili ad impegnarsi direttamente, sia nell’appoggiare lo studio in corso, sia nell’individuare risorse economiche da destinare alla prosecuzione del medesimo.
LUCIA MORELLI / FARE BARGA: Qualsiasi progetto o studio possa concorrere a migliorare la salute e benessere dei cittadini è per noi da considerarsi un impegno già preso. Individuare le risorse economiche è poi alle fondamenta del nostro programma. Per garantire un efficace supporto alle iniziative locali e alle opportunità di finanziamento disponibili, #FareBarga prevede la creazione dell’Officina delle Idee, un punto di riferimento dedicato alla ricerca, compilazione e progettazione di bandi. Questo servizio sarà pensato appositamente per facilitare l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati, offrendo un supporto personalizzato a associazioni, enti del terzo settore, cittadini interessati a sviluppare progetti sul territorio. Vogliamo rendere più accessibili e trasparenti le opportunità di finanziamento, incoraggiando la partecipazione attiva e la realizzazione di progetti innovativi e di impatto sociale.
CATERINA CAMPANI / VIVIAMO BARGA: Abbiamo sempre appoggiato la Ricerca, siamo stati in prima linea con la Vostra associazione per portare avanti le tematiche e il progetto nella sua interezza. Tra l’altro come amministrazione ci siamo fatti carico di effettuare tutta una serie di monitoraggi dei suoli, stanziando risorse per le bonifiche e per le ulteriori analisi delle acque dei pozzi. Pertanto la nostra volontà è quella di proseguire in questa direzione, continuando a collaborare per la buona riuscita del progetto.
6) Infine una domanda “personale”:
Chiediamo ai candidati se hanno già ipotizzato un nome all’interno delle proprie liste che possa ricorprire il ruolo di Assessore all’Ambiente, o se per tale figura si intende ricorrere ad un assessore esterno.
LUCIA MORELLI / FARE BARGA: Come per tutti gli altri campi, valuteremo la composizione della giunta una volta conosciuti i risultati.
CATERINA CAMPANI / VIVIAMO BARGA: No, aspettiamo di vedere i risultati.