Continua la lotta della “Libellula” contro la realizzazione del pirogassificatore Kme, un’epopea che sembrerebbe forse vedere finalmente la sua fine con l’inchiesta pubblica indetta dalla giunta regionale di cui si terrà l’audizione preliminare il 31 gennaio.
Proprio in vista di questa data il comitato ha voluto indire una conferenza presso la sala Primo Maggio a Fornaci di Barga, così da fare un sunto delle vicende degli ultimi mesi ai presenti spiegando poi nei particolari come richiedere effettivamente l’autorizzazione a partecipare all’inchiesta pubblica.
Non poche infatti le lamentele dalla sala per via della modalità di accesso all’inchiesta pubblica: una richiesta entro quarantotto ore dall’evento da far pervenire al comune di Barga tramite PEC, Fax o posta tradizionale. Mezzi che, seppur nel pieno rispetto della legge regionale che regola questo tipo di inchieste, sono risultati ai più estremamente scomodi e macchinosi.
Paolo Fusco, esponente della Libellula, sembra ottimista riguardo quello che sarà l’esito dell’inchiesta, ma invita a non abbassare la guardia: “Abbiamo deciso di fare questa serata per fare un po’ il punto della situazione, questo perché siamo arrivati ad un momento importante del procedimento e qualcuno ha detto che siamo nella fase conclusiva – continua l’esponente del comitato -, io su questo non mi sbilancerei: è un momento importante, ci stiamo avvicinando forse alla conclusione ma è bene essere cauti. Venerdì inizia l’inchiesta pubblica che è una procedura richiesta dal nostro comitato prevista dalla legge regionale, un appuntamento importante perché la regione ha ravvisato la necessità di coinvolgere la comunità locale nel processo organizzativo.
Stasera – prosegue Fusco - vogliamo semplicemente dire ai cittadini come partecipare alla serata di venerdì: c’è infatti una piccola formalità a cui adempiere. Ci auguriamo in un’affluenza numerosa perché sarebbe molto importante che la comunità locale fosse presente per far passare il messaggio che questo progetto e tutte le situazioni di criticità che lo coinvolgono sono di estrema importanza per la comunità locale” conclude l’esponente Libellula.
Il lungo braccio di ferro tra favorevoli e contrari al progetto Kme sembrerebbe quindi arrivato ad un punto di svolta, con un’inchiesta pubblica che potrebbe finalmente mettere la parola fine ad una situazione che ha letteralmente spaccato in due la società non solo barghigiana, ma anche di tutti i comuni limitrofi che in diversa misura avrebbero a che fare con l’impianto voluto dall’azienda.