A seguito dell’acquisizione di una parte delle produzioni di laminati piani del colosso Aurubis, la KME è diventata uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti in rame.
Purtroppo però nello stabilimento di Fornaci di Barga continua l’utilizzo della cassa integrazione e nel mese di giugno potrebbero ulteriormente diminuire le giornate lavorative rispetto ai mesi precedenti. D’altronde, secondo le ultime statistiche di settore confermate anche da Federmeccanica, la produzione metallurgica in Italia nel 2022 è calata del 10% e anche nel 2023, per quanto riguarda il primo semestre, si registra un’importante flessione produttiva. Il quadro è desolante un poco ovunque a causa dello scenario internazionale, e della speculazione finanziaria causata in parte anche dalla guerra in Ucraina, che ha investito anche altri comparti come l’automotive e il settore manufatturiero.
Secondo la Fiom però, il rame nonostante la crisi, potrà essere il materiale del futuro, determinate per la transizione ecologica,anche se prima dovrà essere risolta la questione della trasizione produttiva, ad iniziare dalle modalità del cambiamento, “che dovrà comtemplare anche le esigenze dei lavoratori che stanno subendo una pesante penalizzazione salariale, sia a causa dell’utilizzo dell’ ammortizzatore sociale, sia per l’impennata inflazionistica”.
“Anche il premio di risultato – spiega Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom gruppo KME - che per la prima volta dopo anni aveva dato una risposta positiva, (circa una mensilità aggiuntiva) alla fine è stato eroso dall’utilizzo della cassa integrazione. Il rallentamento produttivo poi ha determinato anche un diverso utilizzo degli impianti che, come nel caso delle fonderie, lavoravano a ciclo continuo, con conseguenti incrementi economici, ma venendo a mancare queste turnazioni, si registrano ulteriori decrementi salariali. Ci troviamo quindi di fronte ad una pesante perdita del potere d’acquisto per i lavoratori KME e le minime misure adottate fino ad oggi appaiono insufficienti”.
Come organizzazione sindacale la Fiom ha quindi chiesto all’azienda di convocare, come previsto dal contrattoa aziendale di gruppo, la commissione economico-finanziaria dell’azienda in relazione allo sviluppo dei piani strategici. “A seguito dell’incontro - conclude Braccini - convocheremo il coordinamento nazionale sindacale del gruppo KME e valuteremo quali iniziative portare avanti”