Francesco Feniello, classe 1962, maresciallo dell’Arma in quiescenza, ha rivestito molti ruoli importanti nella Valle del Serchio e ha concluso la sua carriera come comandante della stazione dei carabinieri di Coreglia Antelminelli. La Gazzetta del Serchio ha voluto intervistarlo per conoscere il lavoro svolto con la sua lista civica “Progetto Comune” in questi due anni di opposizione a Barga.
Feniello, entriamo subito nel vivo dei giochi politici: ci spiega come mai non ha fatto l'accordo con le liste capeggiate da Simone Simonini e Luca Mastronaldi, entrambe di centro-destra?
"E' una domanda che mi viene ancora posta da tante persone. Colgo l’occasione per spiegare ai cittadini di Barga, una volta per tutte, i motivi che hanno portato me e la mia lista a “correre” da soli: per quanto riguarda la lista del Simonini, vista la loro posizione favorevole al pirogassificatore in netto contrasto con la nostra, era impossibile fare un accordo; scelta diversa è stato il mancato accordo con Mastronaldi, in quanto decidemmo sin dall'inizio di non inserire in lista persone appartenenti a partiti politici che avevano ricoperto incarichi di consigliere nella precedente amministrazione. Anche un nutrito gruppo di cittadini, nostri elettori, ci chiedeva di non fare tali accordi. Come poi avete visto dai risultati elettorali, i cittadini non hanno premiato i suddetti candidati".
Ma veramente pensavate che presentandovi divisi potevate sconfiggere la lista del Pd?
"Ci siamo presentati per vincere e sconfiggere la lista Pd. Non abbiamo raggiunto lo scopo, anche se abbiamo raggiunto il 40,84 % dei consensi. Per noi è stato un grande successo".
Non ha nessun rimpianto per come sono andate le elezioni?
"Non ho rimpianti. Certo, avrei preferito vincere per cambiare pagina e, soprattutto, per cambiare una certa politica che da anni ha condizionato il nostro territorio. Abbiamo ottenuto un ottimo risultato pur senza l’appoggio di partiti politici. Comunque, in democrazia, il popolo decide e, anche se per pochi voti, il popolo ha così deciso".
Lei, subito dopo il congedo dall'Arma, è stato eletto presidente dell'Asbuc: è stata questa esperienza che lo ha spinto ad accettare la candidatura a sindaco di Barga nelle ultime elezioni?
"Sì, effettivamente dopo il congedo decisi di candidarmi per le elezioni del comitato Asbuc. Decisi di affrontare questa nuova avventura, in quanto ho sempre creduto di dover fare qualcosa per il nostro territorio e la nostra gente, nell'interesse del bene comune; ma non è stata questa esperienza a spingermi ad accettare la candidatura a sindaco. Sono state le stesse motivazioni, la richiesta del comitato promotore della mia lista, i tanti inviti dei cittadini che volevano un cambiamento e alcuni comportamenti di persone esterne che mi hanno spinto ad accettare la candidatura".
Sul pirogassificatore è sempre contrario?
"Resto e restiamo contrari a quel progetto. Il nostro territorio è già stato danneggiato e compromesso dal punto di vista ambientale per cui non possiamo avere ulteriori fonti di emissioni inquinanti".
Capitolo Covid. Dopo la prima 'bolla', si pensava che le cose fossero migliorate nell'ospedale di Barga, ma recentemente si sono riscontrati altri casi all'interno dell'ospedale: secondo lei è stato gestito tutto bene?
"Noi, sin dall'inizio, avremmo preferito una gestione e logistica diversa per la bolla Covid a Barga e non eravamo favorevoli ad allestirla nel reparto medicina. Se è stata gestita bene la situazione, questo lo decideranno gli organi competenti: Asl ecc. In merito, abbiamo presentato un'interrogazione al sindaco per avere chiarimenti. Siamo in attesa di risposta. Sappiamo che il rischio 'zero' non esiste, ma con tutti quei contagi dei pazienti ricoverati in medicina, crediamo che qualcosa non abbia funzionato come doveva".
Distaccamento uffici comunali a Fornaci di Barga: che posizione avete?
"La nostra posizione è stata ampiamente ribadita sia in consiglio comunale che sulla stampa. Vogliamo un rafforzamento dell'ufficio di Fornaci di Barga, mediante nuove dotazioni organiche e logistiche, perché riteniamo sia di vitale importanza, anche per la sua posizione, facilmente raggiungibile dagli utenti. Vogliamo l'apertura del distaccamento su sei giorni settimanali, come chiesto in consiglio con apposito ordine del giorno approvato poi all'unanimità".
Ci può illustrare alcune proposte fatte dalla sua lista “Progetto Comune” in questi due anni di opposizione?
"In questi due anni abbiamo fatto proposte-richieste e segnalazioni di criticità sul territorio. Certo, siamo all'inizio se consideriamo il periodo di “rodaggio” e il blocco dovuto alla pandemia che ha impedito incontri pubblici con i cittadini e iniziative pubbliche. Tra le proposte più significative posso citare quella dell'istituzione del consiglio comunale dei ragazzi e quella della gestione e cura del bene comune entrambe approvate all'unanimità; ricordo la proposta di installare un punto luce in località Nebbiana sulla strada per Mologno (installato proprio quest'anno); la segnalazione di criticità del Fosso in Ponte all'Ania poi risolta; la richiesta di illuminazione del monumento ai caduti in piazza V Novembre a Fornaci di Barga; Le criticità presso la lottizzazione il Caterozzo in Fornaci di Barga ( in fase di risoluzione); la presentazione di un ordine del giorno per mantenere l'auto medica ed il punto PET a Barga nel corso di un consiglio comunale da noi richiesto (approvato all'unanimità); la segnalazione delle posizioni irregolari degli agenti contabili esterni e quelle dei residui attivi (segnalazione che ha permesso di recuperare risorse importanti)".
Da gennaio è cambiato il gestore dei rifiuti: come sono stati, a suo avviso, questi mesi con la nuova gestione?
Premetto che, come opposizione, ci siamo espressi contrari a questa gestione imposta dall'alto. Abbiamo trattato l'argomento in consiglio comunale ed invito tutti ad ascoltare il nostro intervento. Nonostante tutto, devo dire che, a parte il periodo iniziale partito con qualche difficoltà, attualmente il servizio è migliorato ed è più che soddisfacente. Siamo contrari al pagamento aggiuntivo del verde, in quanto trattasi di rifiuto urbano".
Per finire: in questo anno di Covid, a suo parere, le misure prese dall'attuale amministrazione per supportare i commercianti e le altre attività produttive sono state sufficienti?
"A mio parere non sono state sufficienti. Si poteva fare qualcosa di più. Avevamo proposto anche di istituire un fondo di aiuti con i gettoni di presenza e un taglio alle indennità degli amministratori. Proposta respinta, anche se comprendiamo le difficoltà economiche dell'ente che ha sempre meno risorse a disposizione..."