La Cina, in questo momento, sta vivendo uno dei momenti più critici della propria storia recente e gli occhi di tutto il mondo sono rivolti a questo paese. L’emergenza scatenata dall’epidemia di Covid – 19 sta mettendo a dura prova ogni tipo di rapporto, non solo economico e commerciale, ma anche sociale e umano.
Il nostro paese sta collaborando in maniera attiva e sostiene il paese asiatico in questa difficile sfida: un sostegno che a volte, può essere solamente umano e solidale. Poco, probabilmente, ma significativo ed importante, come quello di cui ci ha parlato il dottor Manuele Bellonzi, che oggi vive a Firenze ma è originario di Barga. Negli ultimi anni, come Azienda Usl Toscana Centro, ha partecipato a progetti di specializzazione di medici cinesi in collaborazione con la Regione Toscana e il Ministero della Cina. E’ entrato così in contatto con alcune centinaia di medici specialisti che oggi, almeno una bella parte di loro, sono al lavoro nel nuovo ospedale di Wuhan.
“Sono in quotidiano contatto con tanti amici medici cinesi che, in molti ospedali, stanno lavorando senza sosta per combattere la recente epidemia di Covid – 19 – spiega Bellonzi. Cerco di essere loro umanamente e amichevolmente vicino, ma a volte sento la frustrazione della distanza. E proprio nel nuovo ospedale a Wuhan il dottor Gao ha inventato un modo per “portarmi” con loro”.
Così, con grande e piacevole sorpresa, il collega cinese ha inviato una foto in cui indossa una tuta protettiva con la scritta in cinese ed in italiano “Manuele – Lao Ma – Firenze”. Il dottor Gao ha aggiunto “Ecco, ora ti abbiamo qui con noi … La cosa mi ha commosso! Noi occidentali abbiamo la sensazione dell’uomo cinese come persona fredda e distaccata, invece hanno solo un differente modo di vivere e concepire la vita e i sentimenti. Vi assicuro che sono molto sensibili e profondi. Oggi stanno lavorando per loro ma anche per noi, per fermare questa epidemia. E’ il minimo essere loro vicini, anche se lontani!”.