Nel mondo attuale sentiamo sempre più spesso il richiamo a certi termini, indubbiamente non nuovi, ma declinati in modo positivo o negativo a seconda della tesi da sostenere. Un’occasione per fare chiarezza su determinate visioni è proposta da UNITRE Barga per lunedì 6 maggio, h 17, in Sala Colombo o Via del Giardino 47, con il professor Paolo Buchignani che proporrà “NAZIONE, NAZIONALISMO E INTEGRAZIONE EUROPEA. Un percorso tra storia e attualità”.
La conferenza si incentra sul tema della nazione nella storia italiana, in rapporto alla libertà, alla democrazia e all’Europa. Dal Risorgimento all’Italia liberale, dal fascismo alla Repubblica, l’argomento sarà affrontato nei suoi tratti essenziali, nei suoi sviluppi e nelle sue contraddizioni, con l’occhio fisso alla contemporaneità: uno sguardo al passato per meglio orientarsi nel presente.
Alla luce di un classico, L’idea di nazione, di Federico Chabod, verrà illustrata la differenza tra la nazione fondata sulla libertà nel periodo risorgimentale, tanto nei democratici (Mazzini e Cattaneo) quanto nel moderati (Cavour) e la sua degenerazione in nazionalismo aggressivo e autoritario sfociato nella dittatura fascista; fino al ritorno, dopo la liberazione dal nazifascismo, grazie alla Resistenza (secondo Risorgimento) di una nazione libera e inclusiva, la patria di tutti gli italiani, garantita dalla Costituzione repubblicana. Un’Italia che torna ad aprirsi all’Europa, ponendo le basi dell’attuale Unione Europea, di cui si evidenziano i limiti e le contraddizioni, ma anche l’enorme valore morale e politico come elemento di stabilità, di benessere e di pace. Una costruzione preziosa, oggi minacciata da un ritorno del nazionalismo che rischia di disintegrare una istituzione, alla quale, viceversa, la drammatica congiuntura che stiamo vivendo (guerre, emergenza ambientale, fenomeno migratorio, disagi creati dalla globalizzazione e dalla rivoluzione tecnologica) impone di accelerare il processo di integrazione, con l’obiettivo di giungere agli Stati Uniti d’Europa.
Paolo Buchignani è uno storico del ‘900, già docente di Storia Contemporanea presso l’Università per Stranieri «Dante Alighieri» di Reggio Calabria. Dal gennaio 2023 è socio ordinario per la Classe di Lettere dell’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere e Arti.
Ha pubblicato numerosi saggi sul fascismo, sui totalitarismi e sul tema della rivoluzione declinato nelle diverse culture politiche del XX secolo. Tra i suoi libri: Un fascismo impossibile. L’ eresia di Berto Ricci nella cultura del ventennio (Il Mulino, 1994); Fascisti rossi. Da Salò al PCI, la storia sconosciuta di una migrazione politica 1943-53 (Mondadori, 1998 e Oscar Mondadori 2007); La rivoluzione in camicia nera. Dalle origini al 25 luglio 1943 (Mondadori, 2006 e Oscar Mondadori 2007); Ribelli d’Italia. Il sogno della rivoluzione da Mazzini alle Brigate rosse (Marsilio, 2017). Come scrittore di romanzi e racconti storici, segnalato a suo tempo da Geno Pampaloni, Romano Bilenchi e Mario Tobino, Buchignani ha pubblicato diversi volumi: si ricordano, in particolare, Solleone di guerra (prefazione di Carlo Lizzani, Firenze, Mauro Pagliai Editore, 2008); Il santo maledetto (Bologna, Meridiano Zero, 2014); L’orma dei passi perduti (Lucca, Tra Le Righe, 2021, proposto al Premio Strega 2022); La spilla d’oro. Memorie da un secolo sterminato (Roma, Arcadia Edizioni, 2024, proposto al Premio Strega 2024).