L’azienda sanitaria ha ufficialmente comunicato la chiusura del reparto Covid al terzo piano dello struttura ospedaliera di Barga e la riapertura, a partire da domenica 24, dei 30 posti letto di riabilitazione e della totalità dei posti letto di medicina.
“Con venerdì 22 gennaio, quindi - esordisce il sindaco Caterina Campani -, l’azienda sanitaria chiude la “bolla” Covid che era stata realizzata nel mese di novembre, per sopperire all’emergenza e alla necessità di posti letto per questo tipo di utenza. La “bolla” presso l’ Ospedale San Francesco – spiega il primo cittadino - era stata realizzata velocemente; i primi pazienti sono arrivati il 24 novembre ed in pochi giorni i 20 posti letto a disposizione si sono riempiti, a testimonianza della estrema necessità del momento. Si chiude adesso questa esperienza sul nostro territorio, che ha coinvolto a pieno il nostro presidio ospedaliero e il personale che vi opera e che ha ulteriormente confermato l’importanza strategica degli ospedali periferici".
"Creare a Barga la bolla Covid - afferma Campani - ha, come sappiamo, suscitato alcune perplessità. A maggior ragione oggi ci sentiamo soddisfatti nel poter dire che questa esperienza si sia conclusa nel migliore dei modi, non solo per il presidio ospedaliero nel suo insieme, ma anche per il personale, che mostrandosi disponibile, a tratti anche entusiasta di poter contribuire alla situazione pandemica, personale che esce più forte e unito da questa esperienza".
"Come amministrazione – conclude il sindaco - ci teniamo molto a ringraziare l’azienda sanitaria e tutto il personale coinvolto sia della UOC Medicina che della UOC Riabilitazione e di tutti i servizi necessari. Vogliamo ringraziare anche le persone che sono state ricoverate nel nostro reparto Covid e che in vari modi hanno espresso il loro riconoscimento e il loro apprezzamento. Infine un ringraziamento va alle realtà territoriali che con generose donazioni hanno contribuito a rendere migliore la degenza dei pazienti ricoverati in un momento così difficile. Su questi presupposti ci stiamo muovendo per un progetto di rilancio del presidio ospedaliero e delle attività territoriali collaterali”