"Stiamo lavorando, in un confronto serrato di ora in ora, con l’Azienda Sanitaria Locale Toscana Nord Ovest, così come da nostra richiesta in sede di conferenza aziendale, per quanto riguarda l’ipotesi di utilizzare l’Ospedale “San Francesco” per accogliere pazienti Covid". Così l’amministrazione comunale di Barga con un comunicato a firma del sindaco Caterina Campani che aggiorna circa la questione relativa all’eventuale bolla covid da realizzare nel nosocomio barghigiano.
Il primo cittadino barghigiano riporta peraltro una novità nella vicenda: “La proposta di utilizzare l’intero reparto di medicina, emersa nei giorni scorsi, è tramontata. Allo studio ci sono in un clima di totale collaborazione delle ipotesi".
"Siamo consapevoli del difficile momento di emergenza – dice il sindaco - e disponibili a fare con senso di responsabilità la nostra parte; soprattutto per trovare soluzioni organizzative alternative che possano permettere di ospitare pazienti covid, ma anche non stravolgere l’attività e la funzionalità dei reparti dell’ospedale barghigiano.”
Un lavoro al momento solo preventivo in attesa di capire l’evolversi della situazione epidemiologica e sanitaria: come ribadito anche dalla stessa Azienda Sanitaria, il “San Francesco” verrà infatti utilizzato in caso di estrema necessità.
“Saranno dunque fondamentali in tal senso, nei prossimi giorni – prosegue il primo cittadino - le analisi sulla effettiva pressione in essere sugli ospedali della provincia oltre che sulle rianimazioni. Resta comunque in evidenza anche in questa situazione l’estrema importanza degli ospedali periferici come quello di Barga e quindi la necessità di intervenire, con gli investimenti possibili grazie ai fondi che verranno per gli ospedali dal governo nazionale, anche per il potenziamento di queste strutture. Ne parleremo e sosterremo con forza tale richiesta anche nel corso della articolazione zonale dei sindaci la cui convocazione avverrà in questi giorni.”
“A proposito di finanziamenti per gli ospedali – dice ancora Caterina Campani - ne approfitto per sottolineare la necessità di sfruttare la presenza di spazi esistenti, mi riferisco ad esempio alla palazzina attualmente utilizzata in parte per gli ambulatori, che potrebbero essere dunque di nuovo messi a disposizione della comunità e della sanità dell’interna azienda sanitaria. Nell’ambito della fattiva collaborazione che intendiamo portare avanti con l’azienda sanitaria, un concetto deve essere chiaro: nel caso di utilizzo dell’ospedale di Barga, una volta finita l’emergenza, l’attuale funzionalità dei reparti presenti deve essere ripristinata in toto e fortificata con servizi aggiuntivi. Pronti a fare la nostra parte come abbiamo sempre detto mantenendo i servizi in essere".