In quella che rappresenta una mera contabilità dei casi di positività al Covid-19, il comune di Barga sta raggiungendo numeri decisamente alti. Tra ieri ed oggi c’è stato un incremento di 16 casi che portano il numero complessivo a 61.
Abbiamo sentito il sindaco Caterina Campani per fare il punto della situazione, partendo proprio dai numeri: “Il dato aggiornato parla di 61 casi positivi. Il numero è effettivamente alto ma va sottolineato che fortunatamente, ad eccezione del caso di un ricovero, gli altri positivi godono di buone condizioni di salute, i sintomi sono solo leggeri stati febbrili, raffreddore o mal di testa, poi ci sono quelli asintomatici”.
Quindi il problema non è sanitario?
“Esattamente, sono dati che non ci devono allarmare ma la problematica oggi è più che altro sociale, perché mina il nostro sistema, che va in difficoltà, parlo di famiglia, di scuola, di lavoro. Non voglio per questo minimizzare la situazione, ci mancherebbe, ma le problematiche non sono cliniche. Si contano nel territorio comunale circa 200 persone in quarantena, persone che non possono lavorare o andare a scuola”.
C’è una soluzione a questa problematica diretta conseguenza dei protocolli sanitari?
“Ieri si è svolta la conferenza dei sindaci nella quale abbiamo portato l’argomento all’ordine del giorno. Abbiamo richiesto all’azienda sanitaria di incrementare il personale dell’Ufficio Prevenzione e Igiene sul territorio perché è evidente che ci sia un problema di sovraccarico di numeri e di tamponi, solo in questa settimana sono stati 600-700. Il sistema va velocizzato altrimenti si creano lungaggini e tempi lunghi che vanno a penalizzare le famiglie”.
Dalla Asl ci comunicano di due casi di positività ad una RSA del territorio, conferma?
“So che nel caso sono state attivate tutte le procedure previste ed è stato tutto contenuto. Sono attesi i risultati dei tamponi ma il caso è stato circoscritto. Siamo informati ma per informazioni precise il caso riguarda l’Asl”.
Per quanto riguarda le scuole come è la situazione?
“Mi mancano gli ultimi dati aggiornati, al momento sappiamo di due classi dell’Istituto Comprensivo, una classe dell’asilo nido e due classi delle superiori, Iti e Linguistico”.
I dati recenti del covid-19 in Valle del Serchio sembrano superare, in termini relativi, aree più vaste come Lucca, la Piana e la Versilia: come si spiega questa diffusione maggiore?
“Non conosco precisamente i dati delle altre zone, andrebbero rapportati agli abitanti, comunque i nostri numeri sono importanti, è evidente. Posso dire che la diffusione è stata molto limitata tra le scuole dei più piccoli, ciò significa che il sistema scuola sta lavorando bene. Il problema, e lo dimostrano le statistiche anche nazionali, è che il virus si è diffuso in ambienti che vanno ricercati al di fuori della scuola. Altro dato significativo è rappresentato dall’abbassamento dell’età dei positivi: per questo come amministrazione continuiamo a chiedere la massima attenzione e il rispetto delle regole basilari, come la mascherina, il distanziamento, l’igiene, evitare contatti stretti, insomma l’abc per evitare la diffusione del virus. Ai giovani dico che si possono divertire ugualmente ma certe regole vanno rispettate”.