“Secondo i consiglieri Betti, Gemignani e Lucchesi quest’amministrazione avrebbe intenzione di fare spese insostenibili, con il rischio di generare un buco nei conti pubblici, danneggiando la stabilità finanziaria del nostro comune. Non possiamo fare a meno di sottolineare che queste affermazioni sono totalmente prive di fondamento e, anzi, rispecchiano una totale mancanza di consapevolezza della situazione economica che la nostra amministrazione ha trovato al momento del suo insediamento”: così esordisce il comune di Bagni di Lucca in risposta alle affermazioni dell’opposizione.
“L’amministrazione precedente, nella quale il consigliere Betti ha avuto un ruolo di primo piano, essendo sindaco, ha lasciato un bilancio con gravi problematiche legate ai debiti accumulati e ai contenziosi aperti, costringendo la nostra amministrazione a intraprendere azioni difficili ma necessarie per riequilibrare le finanze- prosegue l’amministrazione- Non ci stancheremo mai di ricordare come, grazie al nostro impegno, siamo riusciti a ridurre il debito pubblico e a riportare il comune su una strada di equilibrio, con un piano di investimenti sostenibili che non solo non mettono a rischio le finanze, ma puntano anche a rilanciare la nostra comunità. Per questo, le critiche sollevate dalla minoranza non solo risultano essere una chiara disinformazione, ma anche un tentativo di offuscare il lavoro che stiamo facendo per migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini”.
L’amministrazione è pienamente consapevole della responsabilità che si è assunta nel gestire il denaro pubblico, dichiara ancora, e ogni decisione presa è supportata da un’attenta analisi e da un impegno costante: “Il piano operativo comunale è entrato definitivamente in vigore a settembre 2024 e, come ogni strumento urbanistico, quando viene approvato comporta dei cambiamenti sulla gestione del territorio, sugli interventi ammessi e sulle zone soggette a pagamento dei tributi. Noi siamo tra i primi comuni della provincia di Lucca ad aver approvato il piano operativo, e pertanto siamo tra i primi a doverci adattare a questa nuova normativa”.