Nella prima conferenza stampa di oltre un anno fa poteva apparire come una missione difficile quella raggiunta quest’anno in termini di presenze presso lo stabilimento termale “bagno Bernabò” di Bagni di Lucca.
La mission (im)possible tanto attesa quanto inaspettata invece è stata conclusa con un grande successo lasciando tutti piacevolmente sorpresi. Grande professionalità e passione profusa per il lavoro svolto hanno portato ai risultati descritti dal direttore sanitario dottor Serafino Viviani che, visibilmente soddisfatto, ha sciorinato dati inconfutabili che dimostrano, qualora ve ne fosse ancora bisogno, il vertiginoso percorso di crescita che ha avuto lo stabilimento termale Bernabò di Bagni di Lucca.
Un rapporto annuale in termini di presenze e trattamenti erogati a cura della gestione che convince più di ogni inutile commento e apprezzamento. Andiamo a descrivere in termini numerici il trend in crescita dello stabilimento rispetto all’anno 2022.
Le grotte, da 773 trattamenti erogati nel 2022 passano a 1.278 nel 2023 con un incremento di oltre il 65%. Per non parlare dei massaggi che da 1840 trattamenti del 2022 sono passati a 3042, anche qui con un incremento di oltre il 65 %. Sempre con una percentuale di crescita di oltre il 65% anche il trattamento kneipp/doccia filiforme che da 218 trattamenti nel 2022 è passato a 361 trattamenti. Ma numeri impensabili fino a un anno fa sono stati quelli dei bagni che da 2412 del 2022 sono passati a 6760 nel 2023 con incrementi superiori al 180%. E per ultimi i fanghi che si garantiscono il primo posto in termini di incremento percentuale. Sono passati dal 518 nel 2022 a 3629 nel 2023 con un incremento di oltre il 600%. Insomma, dati inconfutabili che registrano un vero successo dello stabilimento anche se, come ha sottolineato il dottor Viviani, i dati del 2022 sono riferiti solo a nove mesi di attività dello stabilimento stesso.
Un grande aiuto per questo successo è stato dato anche dalla stipula della convenzione con il servizio sanitario nazionale che ha allargato il potenziale numero della clientela, come ha sottolineato anche lo stesso direttore sanitario. In ogni caso, come ha voluto precisare la signora Giancarla Romeni, componente della società che gestisce lo stabilimento, i dati confortanti consolidano un trend alla crescita della struttura che promette bene anche per un ulteriore sviluppo della stessa.
Oltre a questo ha sottolineato il buon rapporto franco e collaborativo con l’amministrazione comunale che ha voluto ringraziare pubblicamente. Un rapporto collaborativo con l’amministrazione ma anche un ottimo rapporto con il personale che lavora presso lo stabilimento con impegno, tanta passione e grande professionalità. Quell’impegno e professionalità che fanno la differenza con il cliente finale.
Una clientela che nel periodo estivo, come ha sottolineato Romei, proviene anche dall’estero, ritrovandosi magari in vacanza sul nostro territorio. Mentre negli altri periodi dell’anno la clientela è fatta anche di pazienti locali con un’età media in decisivo calo. Insomma, anche i giovani stanno riscoprendo i benefici ed il piacere di un momento di “relax termale.”
E’ stata poi la volta dell’assessore comunale a termalismo Priscilla Valentino che ha parlato dei progetti futuri di rilancio di tutto l’impianto termale di Bagni di Lucca con contatti presi con vari potenziali investitori interessati.
Il vicesindaco Sebastiano Pacini ha ribadito la volontà dell’amministrazione comunale nel proseguire in una fattiva collaborazione con la gestione del bagno Bernabò ed ha anticipato la notizia di un incarico di importo cospicuo per la messa in sicurezza dello stabilimento termale Jean Varraud.
Tutti ci auguriamo che lo stabilimento Bernabò, che prende il nome dal fiorentino che nella prima metà del sedicesimo secolo guarì da una grave forma di malattia della pelle immergendosi casualmente nella calda fanghiglia di queste acque termali, possa dare inizio ad altre “immersioni termali” negli altri stabilimenti e impianti esistenti nella magnifica cittadina di Bagni di Lucca in modo da farla ritornare agli antichi splendori.
Un turismo, quello termale, che può e deve fare la differenza per tutto il nostro territorio grazie a una risorsa che “madre natura” ci ha regalato e che dobbiamo solo gestire al meglio.
