Gli stabilimenti termali di Bagni di Lucca sono tornati tristemente agli onori della cronaca, per alcuni fatti incresciosi accaduti pochi giorni fa, relativi ad atti di vandalismo e furti consumati a danno delle strutture di Casa Bocella e Jean Varraud. La segnalazione, giunta da alcuni abitanti del luogo, racconta di una situazione che sembra aver raggiunto livelli a dir poco allarmanti.
A denunciare pubblicamente l’accaduto il consigliere Annamaria Frigo, che già in passato era intervenuta al riguardo la quale, il fine settimana scorso, aveva deciso di recarsi nuovamente sul posto per prendere visione personalmente del completo stato di degrado in cui versa l’intera area.
“Nella Primavera del 2023 - afferma il consigliere Frigo - dopo un primo sopralluogo effettuato all’interno degli stabilimenti, ben prima dell’intervento degli inviati del programma satirico “Striscia la Notizia”, avevo evidenziato all’amministrazione le vergognose condizioni delle strutture termali. Sporcizia, porte e finestre rotte, a sottolineare un completo stato di abbandono per il quale avevo presentato una interrogazione ad hoc in consiglio comunale. L'amministrazione in carica, a distanza di oltre un anno, pur avendo promesso di preservare e valorizzare questo prezioso patrimonio, ha dimostrato un ingiustificabile e preoccupante disinteresse. Un atteggiamento di completa irresponsabilità che ha portato alla distruzione e al saccheggio di Villa Ada e Villa Fiori.
Ed è ricordando proprio quegli episodi che l’attacco del consigliere Frigo si fa ancora più forte
“Recentemente, alcuni ladri si sono introdotti all'interno delle strutture Casa Bocella e Jean Varraud, approfittando della loro vulnerabilità, portando via alcuni oggetti. Le finestre rotte e le porte aperte sono diventate un triste simbolo di una gestione negligente, che ignora in modo vergognoso le esigenze di sicurezza e manutenzione dei beni pubblici. Un patrimonio immobiliare, che appartiene alla nostra comunità sia materialmente che spiritualmente, e al quale occorre restituire dignità. La chiusura degli stabilimenti, unita alla totale assenza di sorveglianza, non solo favorisce il degrado fisico delle strutture, ma mina anche la fiducia dei cittadini nei confronti dell’'amministrazione”.
“È inaccettabile – conclude il consigliere Frigo - che un bene così prezioso venga lasciato in balia dell'incuria e della criminalità. La mancanza di un piano di gestione e di sicurezza adeguato dimostra una visione miope e una mancanza di rispetto verso il nostro patrimonio storico e culturale. Chiediamo dunque a gran voce un intervento d’urgenza da parte dell'amministrazione, affinché venga elaborato un piano di salvaguardia e valorizzazione degli stabilimenti termali, prima che sia troppo tardi. Se penso che l’8 giugno del 2023 il sindaco Paolo Michelini pronunciava esattamente queste parole ‘Stiamo lavorando, uscirà un Bando a Breve … prima dell’inverno troveremo un gestore e l’apertura è prevista tra 1 anno. Il contributo di 1.200.000,00 stanziato dalla Sovraintendenza per lo stabilimento Jean Varraud , sta andando avanti e presto partiranno i lavori , il progetto è stato fatto e sarà finanziato” l’indignazione lascia subito spazio alla rabbia!”