Anno X
Giovedì 24 Ottobre 2024
  - GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Sport
11 Maggio 2020

Visite: 22

Uno dei protagonisti della storica stagione 1999-2000 fu senza dubbio Pacifico Fanani, oggi apprezzato e vincente allenatore, che componeva il reparto arretrato titolare assieme ad Emanuele Venturelli e Michele Coppola. Reduce dall’esperienza a Pontedera, il difensore classe 1972 si confermò profeta in patria collezionando 30 presenze e 4 reti che vanno a sommarsi con i 279 caps e 15 gol con i colori gialloblù. Per la Gazzetta del Serchio Fanani ha ripercorso le tappe di quel campionato rendendo il doveroso omaggio al presidente Mauro Marchini, artefice imprescindibile del “miracolo” targato Castelnuovo.

Dopo due stagioni in C2 a Pontedera, tornasti a “casa”. Quale fu il primo impatto con i tuoi nuovi compagni?

Uno dei punti di forza di quel Castelnuovo fu proprio il grande spirito del gruppo che univa alle ottime qualità tecniche importanti valori umani. Ricordo che iniziai la preparazione nell’estate 1999 con la compagine pisana, prima della chiamata del direttore Paolo Giovannini che stava allestendo una squadra di tutto rispetto. Non potei resistere al richiamo della squadra del mio paese.

Aver mantenuto nei nove anni di professionismo una certa componente di calciatori locali, quanto può essere stato importante?

Penso che sia stata la principale fortuna della società, guidata dall’indimenticato Mauro Marchini, oltre ad essere quella linea comune capace di unire le successive annate. Anche i giocatori provenienti da altre zone, penso a Coppola arrivato da Marsala, Cipolli dall’Arezzo e Matteo Rossi da Catania acquisirono subito un grosso senso di appartenenza verso i colori gialloblù, l’intera comunità e i tanti tifosi che ci infondevano molta energia durante l’arco della stagione.

Ad inizio stagione avreste mai pensato di chiudere quel campionato, ricco di squadre blasonate e calciatori di livello, al terzo posto?

Alla vigilia del torneo, nonostante i risultati maturati in Coppa Italia, eravamo consci delle nostre qualità ma onestamente non pensavamo di chiudere la stagione regolare con 59 punti e il miglior attacco del girone A con 57 gol. Praticavamo un calcio divertente e propositivo, favorito dal 3-4-3 impostato da mister Favarin. Era una squadra dove tutti potevano veramente andare a segno, non soltanto gli attaccanti. Cipolli, esterno di destra, realizzò nove gol, Venturelli raggiunse la doppia cifra ed anche il sottoscritto fece la sua parte con quattro reti. D’altro canto, dal punto di vista difensivo giocoforza concedevamo qualcosa; era frequente incappare in dei tre contro tre. Fu bravo il direttore Giovannini ad inserire elementi esperti come Garfagnini, i già citati Coppola, Galli, Rossi e Cipolli che si integrarono alla perfezione con il gruppo reduce dalla vittoria della D. Il 4-1 iniziale subito a La Spezia ebbe, paradossalmente, degli effetti benefici. Fummo subito a bravi a reagire ottenendo una serie di successi “interni” a Camaiore e a Lucca visto che i lavori al “Nardini” non erano stati ancora completati. Aver inaugurato il nostro stadio nel corso di quella stagione ha reso ancora più magica l’alchimia che si era creato con tutto l’ambiente. Era bello rappresentare una piccola realtà in giro per l’Italia sconfiggendo team del calibro di Alessandria, Prato, Mantova e Pro Vercelli solo per citarne alcune.

Cosa le ha lasciato nel suo bagaglio da tecnico Giancarlo Favarin?

Premesso che ho avuto la fortuna di lavorare con tanti bravi allenatore, da Giancarlo Favarin ho appreso veramente tanto: stiamo parlando di un tecnico di alto profilo sia sul piano umano che su quello tattico. Il mister è una persona vera, capace di dirti tranquillamente in faccia quello che pensa anche in maniera brusca. A livello tattico, inoltre, proponeva un gioco offensivo decisamente avanti rispetto al tipo di calcio che si praticava all’epoca. C’era una grande rispetto reciproco tra Favarin e tutto il gruppo.

Statistiche alla mano, i suoi quattro gol stagionali coincisero con altrettante vittorie gialloblù. Quale gol fu il più pesante?

Senza dubbio quello del “Piola” di Vercelli che ci permise di ottenere tre punti pesanti su di un terreno di gioco storico. Eravamo nel finale di partita quando, sugli sviluppi di un corner battuto da Alessandro Galli, anticipai tutti sul primo palo girando di testa in rete la sfera. Quel successo ci permise di restare a contatto con le battistrada Spezia e Alessandria. A livello personale, posso considerarmi la bestia nera del Mantova dato che segnai ai virgiliani sia in terra lombarda che davanti al pubblico amico. Quella squadra aveva una mentalità vincente che le permetteva di imporre il proprio gioco senza timore reverenziale anche fuori casa. Un pizzico di rammarico per l’esito della semifinale play-off contro il Prato resta; forse fece la differenza la nostra mancanza di esperienza in quel determinato tipo di partita di fronte ad una squadra che in attacco, non dimentichiamocelo, poteva contare su un certo Maccarone.

Quale partita le è rimasta maggiormente impressa nella mente?

Il 2-2 contro lo Spezia degli imbattibili in un “Nardini” stracolmo anche per l’esodo dei tifosi liguri. La squadra di Mandorlini annoverava tra le sue fila i vari Bordin, Chiappara, Rubini, Mingazzini e Zaniolo, uno degli attaccanti più forti che ho dovuto marcare. Mi reputo fortunato ad aver vissuto da protagonista sul campo quelle stagioni meravigliose. Con il calcio moderne, temo che quei momenti in una realtà come Castelnuovo saranno difficilmente replicabili.

Cosa è stato il presidente Mauro Marchini per il calcio nel capoluogo garfagnino?

Considero il compianto Mauro Marchini l’artefice principale del miracolo Castelnuovo. Soltanto un imprenditore del suo calibro poteva condurre una realtà come la nostra in C2 e mantenerla per nove stagioni consecutive. Senza di lui Castelnuovo di Garfagnana e la Valle del Serchio non avrebbero mai conosciuto il calcio professionistico. A livello personale, Marchini è stato molto importante poiché sotto la sua gestione ho potuto esordire con i colori gialloblù

In conclusione, pensa che il Castelnuovo versione 1999-2000 sia stato il più forte della storia?

Per valori umani del gruppo, qualità di gioco espressa, solidità societaria e appassionato seguito dei nostri tifosi assolutamente sì. L’alchimia straordinaria con tutto l’ambiente rese indimenticabile quella stagione. Sono stato orgoglioso, lo ripeto, ad aver fatto parte di quella squadra.

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

"C'era una volta un abito: tessuti e colori medievali": il laboratorio didattico di martedì 22 ottobre 2024 è nel calendario del…

Prosegue il calendario di incontri promossi dall'amministrazione comunale e da Ascit per presentare la nuova tariffazione che entrerà in funzione,…

Spazio disponibilie

Proseguono gli incontri con Ascit nelle frazioni: insieme all'amministrazione comunale, con l'assessore all'ambiente, Silvia Valentini, e l'assessore al bilancio, Alessandro Profetti, l'ente…

Piogge in arrivo sulle zone di nord ovest della Toscana a partire da domani lunedì 7 ottobre, con…

Spazio disponibilie

Anche a Bagni di Lucca, in occasione delle giornate dei tesseramenti 2024 del partito di Forza Italia, verranno…

Il 21 settembre si è tenuta – preso la sede del Circolo Culturale Tognotti – l'assemblea dei…

Nata da un’idea di alcuni quarantenni di Castelnuovo, l’iniziativa di organizzare un grande evento ha preso forma. Sabato 5 ottobre…

Apre domani, sabato 21 settembre 2024 alle 17, la mostra "L'arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell'Archivio Pietro Rigali" alla Fondazione Ricci di Barga (via Roma, 20)

Spazio disponibilie

La Commissione Pari Opportunità del Comune di Barga propone nel capoluogo sabato 21 settembre alle 14,30 l'incontro…

E’ dedicata al “Ponte della Maddalena detto del Diavolo” l’interessante mostra pittorica…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie