Riceviamo e pubblichiamo questa nuova lettera del segretario del Pd comunale Enzo Coltelli che torna a richiamare l'attenzione del sindaco sulla questione della statua di Vladimir Putin da Vagli Sotto:
"Pochi giorni fa, su questo giornale, ho scritto al sindaco Lodovici il perché la statua del capo dell’oligarchia russa Vladimir Putin debba essere rimossa dal territorio del comune di Vagli: non una parola da parte dello stesso, ma semplicemente affermazioni di tutt’altro genere scritte dal consigliere “semplice” - non mi risulta abbia deleghe - Mario Puglia.
Il consigliere, oltre a non parlare dell’argomento da me trattato, spara dati, oltretutto non veritieri, relativi al settore economico e turistico di Vagli. Il primo è la gratuità delle statue: basta ricordare quella di Trump, imputata al bilancio comunale per una spesa di circa 15 mila 248 euro. Rimarco "non veritieri" perché afferma che nel proprio periodo amministrativo ha fatto di Vagli una "perla turistica", quando le uniche infrastrutture create e vocate al turismo, con tutte le pecche del caso e le scelte discutibili, sono: il ponte a funi, il by-pass dell’abitato di Vagli Sopra e, quanto da lui non menzionato, la piscina lungo il lago, mi sembra un po’ poco per un comune che dalle cave introita annualmente da 1.200.000 a 1.600.000 euro e dice di credere nel turismo. Purtroppo la grande pecca di questa amministrazione non è solo questo, ma è la desertificazione dei locali pubblici creatasi e proprio nel periodo dall’insediamento della amministrazione che dice di aver creato una perla turistica e la scomparsa e demolizione delle strutture esistenti che davano un senso alla vocazione turistica di un’area come la nostra: la cava Museo, il rifugio speleo, la cava museo, l’attrezzatura sul lago costituita da battello barche e pontili, il mantenimento e prosecuzione della sentieristica ecc. Non voglio entrare sul settore occupazione con dati 'sparati' ed i miglioramenti avuti per fortuna poco sono dipesi dall’amministrazione comunale e perché in questo momento l’argomento è un altro.
Pertanto rinnovo l’invito al sindaco Lodovici (quale persona investita delle funzioni esecutive) e non al consigliere (che, per definizione, è colui che fornisce indirizzo), a sforzarsi e finalmente intraprendere un cambiamento sull’aspetto al territorio ed il modo di pensare che gli è stato tramandato, iniziando con la rimozione di quella statua e farla sparire dal territorio del comune di Vagli. Mi ripeto dicendole che i vaglini e il modo intero non vogliono avere niente a che fare con certe persone e mi sembra che la dimostrazione, in questi giorni, non sia mancata; è evidente la condanna con assoluta fermezza dell'invasione, giudicata inaccettabile, un attacco che è una gravissima violazione della sovranità di uno stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei.
Mantenere tale “simbolo” non significa semplicemente avere sul proprio territorio un oggetto di marmo per reclamizzare un prodotto, come sostiene il consigliere, ma è una sorta di feticcio, o meglio la rappresentazione di persona che ha dato il via ad una guerra assurda che sta mietendo morti, distruzioni e crisi. A lei la scelta e non credo spetti ad un consigliere (semplice) dire “le statue non si muovono”; e, se non se la sente, può sempre convocare un consiglio e porre in votazione tale decisione".