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Scritto da Redazione
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02 Gennaio 2021

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Riceviamo e pubblichiamo questo intervento del comitato popolare territoriale di Lucca di “Liberiamo l’Italia” che analizza il recente stato di grossa difficoltà in cui ci trova gran parte della Garfagnana a causa del maltempo:

“Diciamolo subito: gli enormi disagi che gli abitanti della Valle del Serchio stanno subendo in questi giorni, non sono il frutto di presunti quanto inesistenti "eventi eccezionali", quanto piuttosto di una manutenzione ridotta quasi a zero. Le interruzioni stradali, tra le quali quella di alcune strade provinciali, come pure le interruzioni di energia elettrica, sono il frutto della politica di questi anni. Una politica che da un lato ha tagliato i fondi alle province ed ai comuni; dall'altro ha consentito all'Enel privatizzata di ridurre al minimo i costi della gestione delle linee di distribuzione. Ed i risultati si vedono”.

Non ci si venga a raccontare che non è così. Se ormai lo stesso sfalcio della vegetazione lungo le strade provinciali avviene solo una volta all'anno, e magari solo d'autunno, una ragione ci sarà. Ma le centinaia di alberi che sono caduti erano già in situazione pericolante da tempo. Perché non si è intervenuti? Qui i casi sono due: o si è fatto finta di non vedere, e sarebbe gravissimo; o - come pensiamo - si è visto ma si è lasciato perdere per mancanza di personale e di fondi. In ogni caso la responsabilità politica è evidente. Se chi amministra non ha i mezzi per far fronte alle sue funzioni, avrebbe almeno il dovere di denunciarlo. Magari anche indicando le responsabilità: quella politica austeritaria targata Europa che tanti danni ha fatto al nostro Paese.

E invece no. Di fronte a quanto è successo, mentre tante comunità della montagna sono ancora isolate e senza energia elettrica (qualcuno da 48 ore, cioè dal primo pomeriggio del 31 dicembre), il presidente della Provincia, Luca Menesini, se ne è uscito con questa perla: «Siamo di fronte a un evento eccezionale che mette a dura prova la Valle del Serchio e che arriva a non molti giorni da un altro evento altrettanto eccezionale».

«Evento eccezionale», ma per favore... Qui ormai tutto è "eccezionale", così chi governa non avrà mai responsabilità alcuna. Se le temperature si abbassano un po' si parla di "freddo polare", se in estate fa caldo ci stiamo "africanizzando", un vento forte diventa un uragano ed un nubifragio un'immaginifica "bomba d'acqua". Ora ci tocca pure sentire che la nevicata di questi giorni in Garfagnana e nella Media Valle del Serchio sarebbe anch'essa eccezionale.

Venticinque centimetri di neve a 500 metri di altezza, quaranta centimetri a 900 metri, possono essere definiti "eventi eccezionali"? Suvvia, siamo seri. I responsabili di Provincia, Comuni ed Enel non si trincerino dietro ad un'eccezionalità che palesemente non c'è.

Ma il Menesini - ce la prendiamo con lui non perché sia peggiore di altri, ma perché la sua è un'autentica perla - parla addirittura di due eventi eccezionali in pochi giorni, riferendosi ovviamente alle piogge di inizio dicembre. Anche in quel caso, niente di eccezionale. Tant'è che la portata massima del Serchio a Borgo a Mozzano non è arrivata, nell'occasione, neppure a 1.000 metri cubi al secondo, quando tutti sanno che le piene pericolose sono quelle che raggiungono e superano i 1.500.

Sarebbe bene che chi amministra la smettesse di trincerarsi dietro la comoda tiritera degli "eventi eccezionali". Sarebbe bene che si assumesse le sue responsabilità. Che si battesse nei confronti dello Stato per avere i mezzi e le risorse (a partire dal personale) necessari per assolvere ai propri compiti.

Liberiamo l'Italia, che si batte per l'uscita del nostro Paese dalla gabbia europea, chiede la fine della politica dei tagli e delle privatizzazioni, unica strada per ricostruire tutto ciò che da anni si va distruggendo: dai livelli necessari di manutenzione per strade, linee elettriche e telefoniche, all'effettiva garanzia dei servizi essenziali per tutti i cittadini. Tutto ciò è tanto più necessario per gli abitanti delle zone interne e della montagna, zone per le quali è indispensabile l'adozione di una legislazione speciale con i relativi finanziamenti.

Di questo dovrebbero parlare gli amministratori, non dei fantomatici "eventi estremi" che sempre servono a coprire le responsabilità politiche. Di questo trucchetto di bassa lega davvero non se ne può più".

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