Ethereum, la seconda criptovaluta per market cap (dopo il bitcoin) continua a far parlare di se. D’altronde non potrebbe essere altrimenti viste le performance, a dir poco stupefacenti, che sta facendo registrare nel corso di questo 2021. Partita da una quotazione di circa 600 euro il 1 gennaio, ad oggi la valuta digitale ne vale oltre 4 mila.
Non a caso, stando ai numeri diffusi da ilsole24ore, oggi il mercato delle criptovalute vale oltre 3 mila miliardi di dollari mentre solo 4 anni fa ne valeva appena 200 miliardi. Una crescita incredibile di uno dei comparti più discussi del mondo della finanza.
Ma per quanto riguarda l’Ethereum non c’è solo da sottolineare per performance relative alle quotazioni ma, anche e soprattutto, le novità legate al suo utilizzo nella vita pratica di tutti i giorni. Perché quello che stà caratterizzando in maniera decisiva questo anno d’oro per le monete digitali è proprio il passaggio da un uso “fittizio” ad un uso reale. Insomma, sempre più spesso le criptovalute possono essere utilizzate per fare acquisti e pagare qualsiasi tipo di bene o servizio.
Ethereum E Sotheby’s
In particolare, in questi giorni, sta facendo clamore questa notizia che ha visto protagonista proprio l’Ethereum. Si tratta della casa d’aste Sotheby’s che, per chi non la conoscesse, vale la pena ricordare essere la più importante al mondo, ha comunicato che permetterà ai partecipanti alla prossima asta che si terrà il 18 Novembre, di effettuare puntate direttamente in Ethereum.
A questo va aggiunto che quella del 18 Novembre è un’asta piuttosto importante in quanto vedrà protagoniste alcune opere di Bansky, artista inglese considerato uno dei maggiori esponenti della street art, finito spesso al centro di polemiche e indiscrezioni per via della sua identità che rimane ancora sconosciuta.
Insomma si tratta di un evento piuttosto importante in quanto quella di Sotheby’s potrebbe essere una svolta che aprirà definitivamente le porte delle case d’aste alle criptovalute. La tradizione che incontra, a tutti gli effetti, l’innovazione.
Dove può arrivare l’Ethereum
Detto questo vale la pena provare a dare uno sguardo alle quotazioni di questa valuta digitale per capire fino a dove potrebbe spingersi. Dopo una crescita come quella a cui abbiamo assistito nel corso di questo incredibile 2021 sarebbe lecito aspettarsi un minimo di ritracciamento ma, come spesso accade, nel mondo della finanza e ancor più in quello delle criptovalute, la sorpresa è sempre dietro l’angolo.
Non a caso gli specialisti di Goldman Sachs hanno fatto sapere di aspettarsi che il prezzo di ethereum possa raggiungere gli 8.000 dollari già entro la fine del 2021. Il motivo è la forte correlazione con i prezzi dell’inflazione che farebbe pensare ad un possibile raggiungimento degli 8 mila dollari di valore già nel corso dei prossimi 2 mesi.
Un risultato che avrebbe dell’incredibile visto e considerato che, come abbiamo detto in apertura, l’Ethereum partiva da una quotazione di circa 600 dollari. Ma se la quotazione di Goldman può sembrare troppo ottimistica non bisogna dimenticare che pochi giorni fa gli specialisti fintech di Finder avevano ipotizzato oltre 5 mila dollari di valore entro la fine del 2021, oltre 15 mila entro il 2025 e oltre 50 mila entro il 2030.