Che il gioco d’azzardo in Italia sia una cosa serie e radicata nella cultura lo si può evincere da diversi fattori, tra cui i numeri fatti registrare in termini di spesa sul gioco virtuale negli ultimi tre anni, ma anche le innumerevoli testimonianze arrivate al giorno d’oggi e che risalgono all’antica Roma repubblicana. Se su suolo italiano, per la precisione a Venezia nel 1638, è infatti nata quella che è universalmente conosciuta come la prima casa da gioco del mondo, non tutti sanno che Bagni di Lucca contende questo primato alla città veneta grazie a un’intuizione della Contessa Matilde di Canossa.
La “Svizzera della Toscana” sede della prima casa da gioco al mondo
Bagni di Lucca è un comune, modesto per dimensioni, in provincia di Lucca conosciuto ai più principalmente per le proprie acque termali che hanno fatto di questo luogo meta di tanti turisti, principalmente inglesi, tanto da essere ribattezzata “Svizzera della Toscana”. Ma non tutti sanno che questo borgo immerso nell’entroterra toscano è stato il capostipite e antico antenato dei moderni casinò online e fisici come li conosciamo oggi. Proprio così. Infatti, anche se ufficialmente la prima casa da gioco esistente è il Casinò di Venezia, istituito nel 1638, il casinò dei Bagni di Lucca contende questo primato con la Serenissima. L’intuizione che portò alla creazione di una sala da gioco regolamentata fu della Contessa Matilda di Canossa, vissuta fra il 1046 e il 1115, la quale per poter permettere pasti caldi e un bagno termale gratuito a pellegrini religiosi e poveri, si ritrovò costretta a trovare una soluzione ingegnosa. L’opera caritatevole della contessa gravava e non poco sulle casse della Repubblica di Lucca, e per poter continuare a offrire servizi di vitto e cure a tutti i viandanti, le bische clandestine, le cosiddette baratterie, e le osterie in cui si giocava costantemente (in particolare ai dadi) vennero regolamentate.
Gli altri casinò attivi e non sul territorio italiano
Nonostante l’Italia sia quindi la nazione in cui sono nate le prime forme di case da gioco, sia ufficiose che ufficiali, nel nostro Paese sono pochi i casinò ancora attivi. Sono infatti soltanto tre le case da gioco attive in Italia: il Casino de la Vallée di Saint-Vincent, il casinò di Venezia con due sedi e il casinò di Sanremo. La struttura di Sanremo è a tutt’oggi la più longeva, giacché ospita ininterrottamente il casinò dal 1905, mentre il casinò di Venezia venne successivamente spostato negli anni ‘50 nella sede attuale di Ca’ Vendramin. Sono in tutto dodici le strutture chiuse dal 1800 a oggi, fra cui c’è anche appunto quella di Bagni di Lucca, attiva dal 1839 al 1953, mentre altre sedi come quelle di Ventimiglia, Alassio, Bordighera e Ospedaletti sono state accorpate al casinò di Sanremo. Ultimo a chiudere i battenti è stato il casinò di Campione, dichiarato fallito nel luglio 2018. Facendo un’analisi geografica vediamo che quasi tutti i casinò attivi e chiusi sono circoscritti nel nord Italia con l’eccezione della struttura di Taormina, funzionante però soltanto per due anni dal 1963 al 1965.
Bagni di Lucca non sarà forse mai riconosciuta come sede della prima casa da gioco in Italia, ma sicuramente nella storia di questo tipo di intrattenimento il piccolo comune toscano ha di diritto una “medaglia” nell’evoluzione dei casinò come li conosciamo al giorno d’oggi.