Riceviamo e pubblichiamo questa lettera scritta da Giulio Simonelli, cittadino italiano bloccato da ormai una settimana in Brasile, indirizzata al ministro della salute Roberto Speranza:
Buongiorno Ministro Speranza (che non leggerà mai questa mail...),
sono un cittadino italiano bloccato da ormai una settimana in Brasile.
Sono in Brasile per lavoro e sarei già dovuto rientrare, ma Lei, con un decreto scellerato, ha lasciato me e tanti altri concittadini italiani in mezzo ad una pandemia. Non preoccupandosi di loro, ma chiudendo loro le porte in faccia.
Non ha cercato il modo di farli rientrare in modo sicuro, ha semplicemente trovato la soluzione più semplice e comoda per Lei e tutti gli pseudo esperti di cui si è circondato, pagati proprio anche da quei cittadini reclusi in Brasile.
Sì, tutti quegli esperti che si fanno belli in televisione con sentenze e benedizioni, senza trovare mai una soluzione, solo segregazione, questa è la sola soluzione che Voi siete riusciti a trovare.
L'Italia ci ha tradito!
Lei ha chiuso le porte in faccia a quei poveri italiani che, sia chiaro, non erano in ferie in Brasile.
Noi siamo qua per lavoro o per questioni umanitarie, lei lo capisce cosa ha fatto?
Ci faccia rientrare in Italia, ci isoli in quarantena, ma in Italia, ci sono tamponi, test e controlli sicuri .
Ma dove sta il problema?
Un'ultima cosa: a cosa servono le ambasciate ed i consolati? Non rispondono nemmeno al telefono (complimenti anche a loro).
Le dirò solo due cose:
Non andrò più a votare in un paese che mi ha tradito.
Iniziate a trovare soluzioni, smettete di cercare e creare problemi, questa modalità di approccio può essere indice di scarsa competenza...
Educatamente saluto"
Giulio Simonelli