Proseguire con le vaccinazioni e riuscire a coprire sempre più persone: è questo l’obiettivo del momento, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Sconfiggere la pandemia continua a rappresentare una sfida ardua, che attualmente sembra possibile superare solo grazie alle vaccinazioni. Proprio per tale ragione nel nostro Paese si iniziano ad intravedere i primi incentivi, sul modello degli USA che già da diversi mesi hanno messo in campo delle manovre proprio per spingere più persone possibili ad effettuare il vaccino contro il Covid.
Un caso emblematico è stato quello del Cosmopolitan di Las Vegas, che ancora lo scorso aprile ha deciso di proporre un bonus ai propri dipendenti vaccinati. Strategia che ha funzionato e che ha permesso al casinò di rimanere aperto, senza lasciare a casa senza stipendio centinaia di operatori. Nell’ultimo anno la situazione, specialmente per questo settore, non è certo stata delle più rosee ed il successo conosciuto dalle sale slot online ne è la dimostrazione. Incentivati anche dai bonus dei casino che ormai si trovano facilmente su siti come www.truffa.net, moltissimi appassionati si sono avvicinati a queste nuove realtà virtuali. Lo hanno fatto, però, anche perché di alternative non ne avevano visto che i casinò di Las Vegas sono stati chiusi per lunghi periodi.
Il caso del Cosmopolitan di Las Vegas: bonus ai dipendenti vaccinati
L’iniziativa lanciata dal Cosmopolitan di Las Vegas ha fatto da traino per numerose altre realtà negli USA, che sono riuscite a promuovere la campagna vaccinale proprio grazie ai bonus proposti ai dipendenti. William McBeath, presidente e CEO del Cosmopolitan, ha dichiarato in modo decisamente trasparente le sue intenzioni. Senza una spinta, troppe persone rischiano di non ricorrere al vaccino perché indecise o intimorite dalle numerose fake news che continuano a circolare. Il vero problema è che senza una copertura vaccinale sostanziosa sarebbe stato impossibile ripartire per davvero ed è stato per questo che si è pensato ad un’iniziativa che incentivasse più persone possibili.
Così, ad aprile del 2021 il Cosmopolitan di Las Vegas ha lanciato il nuovo sistema di incentivi per i dipendenti, basato su un sistema a più livelli. In sostanza, più lavoratori si sarebbero vaccinati e maggiore sarebbe stato il bonus in denaro percepito da ognuno. Nel dettaglio, raggiungendo un tasso di vaccinazione del 60% è stato previsto un premio in contanti di 50 dollari per i membri dello staff vaccinati, mentre con il 70% il bonus è salito a 100 dollari. Se si fosse raggiunto il 100% dei vaccinati tra lo staff del Cosmopolitan, ogni dipendente avrebbe ricevuto 500 dollari di premio.
A Las Vegas casino aperti: la campagna vaccinale sembra funzionare
A Las Vegas la percentuale di vaccinati si aggira oggi intorno al 50% dunque è ancora presto per cantare vittoria. Bisogna tuttavia riconoscere che per il momento gli incentivi sembrano aver funzionato, perché tra il personale di casinò ed hotel sono di più coloro che adesso hanno effettuato almeno la prima dose piuttosto che i non vaccinati.
L’arma per poter ripartire d’altronde sembra proprio questa è Las Vegas ne è la dimostrazione, visto che il settore del gioco d’azzardo è stato tra quelli che hanno subito le maggiori perdite per via della pandemia. Dopo una prima riapertura l’anno scorso, il numero dei contagi è tornato a salire vertiginosamente e questo ha determinato un nuovo lockdown per il Nevada. Oggi però le cose appaiono decisamente diverse, anche e soprattutto per merito della campagna vaccinale che procede spedita e che sta permettendo a numerose realtà di rimanere aperte.
Le strategie messe in campo fino ad ora dunque sembrano aver funzionato: non è stato facile convincere molti a vaccinarsi, ma con qualche incentivo si è riusciti nell’ardua impresa.
In Italia come negli USA: cosa non funziona nel nostro Paese?
In molti sostengono che in Italia si dovrebbero adottare delle politiche simili a quelle previste negli USA, su modello del Cosmopolitan di Las Vegas. Le iniziative tuttavia stentano a partire e prendere piede nel nostro Paese, in parte perché molte aziende temono ripercussioni e in parte perché purtroppo i no vax sono ancora decisamente numerosi. Il vero problema in Italia però è un altro: la scarsa informazione diffusa nella nostra Penisola, che continua a creare dubbi e far nascere paure tra la popolazione. Per incentivare la campagna vaccinale, prima di tutto, occorre rendere consapevoli i cittadini della sua effettiva efficacia ed opporsi con maggior forza alle fake news che continuano a girare nei vari contesti. Imporre un vaccino senza prima fare chiarezza non è di certo la soluzione migliore.