Da diversi mesi stiamo assistendo ad un continuo rialzo dei prezzi delle materie prime collegate al settore dell'energia. Tra gli osservati speciali c'è sicuramente l'uranio, la cui quotazione nel corso dell'anno è salita di più del 30%: è un sintomo evidente di quella che i tecnici hanno battezzato la crisi della supply chain. Senza energia la ripresa economica è destinata a bloccarsi: ecco perché, a dispetto delle belle parole sulla rivoluzione green, si torna a puntare forte sulle materie prime più “tradizionali”, anche quelle relative al mondo del nucleare.
Dal punto di vista squisitamente finanziario, questo potrebbe essere un ottimo momento per investire nell'uranio. Gli esperti prevedono un aumento della domanda del metallo nei prossimi anni, ma l'offerta al momento non sembrerebbe in grado di dare un'adeguata risposta: quando un asset diventa scarso rispetto alla richiesta, il suo prezzo è inevitabilmente destinato a crescere. Per questo diversi traders hanno iniziato a prendere in seria considerazione l'idea di investire sugli etf uranio: vediamo di cosa si tratta e quali sono le migliori soluzioni disponibili oggi.
Come investire negli ETF uranio
Gli ETF sono dei fondi che si caratterizzano per la loro gestione passiva (che comporta costi ridotti) e per le modalità di negoziazione: le loro quote vengono negoziate in borsa esattamente come i titoli azionari. Lo scopo degli Exchange Traded Fund è quello di replicare in maniera fedele l'andamento dell'asset di riferimento, che può essere un indice azionario, un indice obbligazionario, delle materie prime e così via. In Italia i primi ETF sono comparsi nel 2002 e da allora hanno ottenuto un buon successo, tanto da far diventare il nostro mercato nazionale come uno dei più importanti in Europa.
Ad oggi, sono molti gli investitori che hanno deciso di puntare sugli etf uranio per diversi motivi: dall'economicità all'abbattimento del rischio, dalla flessibilità alla possibilità di diversificare. Esistono due modi per investire sugli ETF uranio:
L'acquisto di quote del fondo direttamente dalla società che lo ha emesso o da un istituto finanziario abilitato.
La negoziazione degli ETF tramite le piattaforme dei broker online.
L'acquisto diretto dall'emittente potrebbe sembrare l'opzione più naturale e conveniente, ma in realtà non è così, visto che con un'operazione del genere la società di gestione del risparmio addebita all'investitore una commissione da pagare ogni anno e che può variare dallo 0,30% all'1%. L'investimento effettuato tramite le piattaforme online, invece, consente di accedere ad un maggiore numero di alternative e comporta dei vantaggi anche dal punto di vista economico. Il tutto, naturalmente, dovrebbe avvenire solo tramite broker sicuri ed affidabili.
Le migliori piattaforme ed i migliori ETF disponibili oggi
Il sito investireinborsa.me ha individuato le migliori piattaforme che permettono di investire in ETF, tra cui quelli relativi all'uranio. I broker consigliati sono eToro, XTB, Markets.com Trade, Capex.com, Avatrade e Plus 500. Sono tutti intermediari di ottima qualità, dotati di licenza rilasciata dalla CySEC ed autorizzati dalla Consob ad operare in Italia; ovviamente ogni broker ha le sue peculiarità e l'investitore deve essere bravo a scegliere la piattaforma che meglio si adatta al suo profilo, alle sue necessità ed ai suoi obiettivi.
Il sito presenta anche quelli che sono i migliori ETF uranio disponibile al momento. In cima alla classifica c'è il Global X Uranium ETF, che replica l'indice Solactive Global Uranium & Nuclear Component Total Return. Alle sue spalle si trovano il North Shore Global Uranium Mining ETF, il VanEck Uranium+Nuclear Energy ETF, l'Horizons Global Uranium ETF, Lo SPDR S&P Metals and Mining ETF. Anche se le piattaforme possono essere diverse, la procedura per investire è più o meno la stessa: si cerca e si seleziona il fondo, si clicca su Acquista ed infine si specifica l'importo che si intende investire.