Riceviamo e pubblichiamo questa lettera del presidente dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Barga (anno di fondazione 1924), Leonardo Mori, in cui si rivendica il ruolo del dilettantismo nel gioco del calcio e ne si chiede il rispetto:
"La società “dilettantistica” Barga, è stata fondata nel 1924 e ad oggi è sempre attiva e abbastanza funzionale. Ci troviamo pertanto costretti a fare delle precisazioni onde evitare malintesi, malumori e sospetti.
Facciamo presente a tutti, sportivi, addetti ai lavori, presidenti, e soprattutto ai direttori sportivi e genitori che il giuoco del calcio ha delle regole precise che generalmente vanno rispettate. Noi pensiamo ed abbiamo sempre pensato di svolgere attività sportiva e sociale, adesso che abbiamo due sole squadre agonistiche e quando ne avevamo dieci di settore giovanile. Società professionistiche che per estrema necessità (regolamenti federali di cui sopra) hanno l’esigenza di avere settori giovanili, non possono pensare di razziare i settori giovanili vicini senza pensare di dover pagare dazio.
Ci vuole umiltà e soprattutto rispetto per le persone che dedicano tempo, energie e denaro in qualsiasi attività, sia sportiva che sociale.
In genere le società serie pescano il giocatore bravo nei vivai dei dilettanti e lo fanno crescere, con soddisfazione di tutti, altre società per convincere un bimbo bravo ne prendono altri tre senza alcun interesse, per agevolare il viaggio delle famiglie e la compagnia dei ragazzi. Avere la possibilità di creare un Di Lorenzo, un Mattiello è la soddisfazione di ogni piccolo dirigente della lucchesia, essere insultati sui social da genitori giustamente ambiziosi per i loro figli non fa piacere, come non fa piacere sentirsi prendere per i fondelli da sgamati direttori sportivi.
Noi dilettanti tutti gli anni facciamo le nozze con i fichi secchi, i professionisti che mangiano in ristoranti da 100 euro devono avere un altro approccio e soprattutto rispetto per i vivai che “possono” alimentare settori professionistici".
"Calcio dilettantistico, i professionisti devono avere un altro approccio"
Scritto da Redazione
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19 Agosto 2020
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