Il consigliere di minoranza del comune di Coreglia Antelminelli, Piero Taccini, torna a gamba tesa sul tema delle "somme urgenze" mettendo in guardia gli amministratori.
"Ed eccoci a rivedere una serie di film già visti e rivisti - esordisce il consigliere -: 11 novembre 2017 chiusura strada comunale Coreglia – Gromignana, causa frana; 5 Dicembre 2020 chiusura strada comunale Coreglia – Gromignana, causa frana; 5 Giugno 2020 chiusura via di Renaio in corrispondenza del torrente Rio Secco per allagamento viabilità comunale; 5 Dicembre 2020 chiusura via di Renaio in corrispondenza del torrente Rio Secco per allagamento viabilità comunale".
"Le “somme urgenze” si sommano a “somme urgenze” - incalza - e se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno della situazione, guardiamo i lavori che vengono dati alle ditte per rimediare a queste urgenze tralasciando, almeno per questa occasione, chi sono queste ditte. Il problema sussiste quando a pagare sono sempre i cittadini per interventi che, stando a quanto asserito dai legislatori, non dovrebbero esistere".
"Sul tema - sottolinea -, l’ANAC ha, in più occasioni, espressamente chiarito che risulta illegittimo far ricorso alle procedure di somma urgenza nel caso in cui l'urgenza stessa sia sopravvenuta a causa del comportamento colpevole dell’amministrazione, la quale, pur potendo prevedere l’evento, non ne abbia tuttavia tenuto conto al fine di valutare i tempi tecnici necessari alla realizzazione del proprio intervento".
"Detto questo è opportuno mettere il dito sulla piaga - attacca Taccini -. Fin dal piano triennale dei lavori pubblici 2018-2020 (vecchia amministrazione) erano stati messi in previsione i lavori per il ripristino definitivo della strada comunale Coreglia-Gromignana per un importo complessivo di euro 240 mila, lavori trovati anche nel piano triennale di questa amministrazione. Una cosa è certa: se i lavori fossero stati fatti, probabilmente quest’ultimo intervento non si sarebbe verificato (o forse si) evitando le nuove spese occorrenti per la nuova somma urgenza. Certamente non è da imputare al sindaco Remaschi la non attuazione di questi lavori ma è opportuno mettergli in mente che quattro dei suoi prescelti facevano parte della vecchia amministrazione ed erano al corrente della situazione".
"Un’altra precisazione da aggiungere - prosegue il consigliere di opposizione - sono i soldi spesi inutilmente (4.257,80 euro) sulla strada in esame, per modificare la posizione dei geoblock che potevano essere posizionati in quello stato fin dall’inizio dell’emergenza. Per la via di Renaio in corrispondenza del torrente Rio Secco, vale lo stesso ragionamento fatto per la strada Coreglia-Gromignana, a differenza che nel piano triennale dei lavori pubblici non sono previsti lavori".
"Il sunto di quanto voglio mettere in evidenza con quanto descritto è semplice - conclude -: Continuando a spendere soldi senza guardare le effettive priorità, di somme urgenze ne avremo a iosa, come del resto ne sono sempre state fatte a iosa. In contrapposizione a questo ho anche letto tante sentenze dell’ANAC e della Corte dei Conti che dichiaravano colpevoli alcuni responsabili di Enti pubblici che si affidavano con troppa superficialità alla “somma urgenza”. Ad ognuno la propria responsabilità".