Grande successo per il conduttore, esperto di etnomedicina e etnobotanica Marco Pardini ed il suo libro "Il Piantastorie", presentato nella suggestiva cornice della torre di Ghivizzano, preparata per l'occasione anche con figuranti del gruppo di rievocazione storica locale, di fronte ad un folto pubblico nonostante le restrizioni imposte dalle misure anti-covid.
La serata è stata organizzata dalla Pro-Loco di Coreglia che ne ha curato i dettagli ed ha presentato l'evento nella persona di Tania Verona: "noi siamo molto orgogliosi di avere un ospite come Marco Pardini – ha affermato Verona - e siamo onorati che lui abbia scelto i nostri luoghi, questo posto meraviglioso, per fare da cornice alla presentazione del suo nuovo libro" ha concluso il membro della Pro Loco.
Da qui è iniziato "il viaggio" in cui Marco Pardini ha portato la platea, attraverso la tradizione delle nostre terre, la narrazione di una natura sotto gli occhi di tutti ma sconosciuta a chi non sa osservare tramite una sensibilità particolare, che Pardini identifica come "femminile", evidenziando questo rapporto intimo tra la donna, generatrice di vita, con la natura. Una sensibilità che però può essere insita anche negli uomini, come in suo nonno Adelmo, che lo ha iniziato a questo percorso e le cui parole "sono scritte in questo libro".
Pardini ha quindi raccontato un modo di vedere, di vivere, la natura che si è perso nei tempi e che era legato all'ancestrale tradizione della terra, alle credenze del popolo e ad una "magia" attribuita a tutto questo, un qualcosa che si è perso nel nuovo millennio. Va però precisato come il conduttore sia ovviamente contrario alla credenza per cui la medicina della tradizione possa curare qualsiasi cosa: "affidarsi completamente alle "erbette del campo" per curarsi non solo mette a rischio la vostra salute, ma compromette anche l'autorevolezza che hanno le cure tramite l'erboristeria" ha affermato il naturopata.
Ospite alla presentazione anche Helga Battaglini, antropologia e studiosa di tradizioni popolari, che ha instaurato con Pardini un lungo dialogo a cui hanno infine partecipato anche i membri della platea, portando tutti almeno un po' a vedere il mondo con gli occhi e la sensibilità del conduttore de "i colori del Serchio".