Dopo i “pittoreschi” necrologi apparsi in Alta Garfagnana, in cui si denunciava il taglio del dottore sull’ambulanza di Piazza al Serchio, la sanità torna ad essere “protagonista” delle proteste dei cittadini della Valle del Serchio, con nuovi volantini polemici affissi in tutta la Mediavalle e nella Bassa Garfagnana.
Se nel primo caso però l’autore decise di restare anonimo, questa volta il “firmatario” è segnalato a chiare lettere: Il Comitato “Valle del Serchio Alternativa”.
Le problematiche segnalate sono ovviamente, e sfortunatamente, le solite: ambulanze senza medici, guardia medica ormai inesistente così come i pediatri, privatizzazioni selvagge, code che costringono i pazienti a visite fuori provincia, senza dimenticare la “chicca” dell’ospedale di Castelnuovo di Garfagnana, investito da lavori di ristrutturazione e nello stesso tempo dai tagli al personale.
Le criticità del servizio sanitario nazionale sono ormai note e ben visibili anche al miglior cieco, ma le ricadute più pesanti (e i tagli più sostanziosi) colpiscono sempre, e indiscriminatamente, quei territori come la Valle del Serchio che vengono definiti “periferici”.
Nei volantini di protesta non c’è il minimo accenno a differenziazioni di tipo politico: secondo il Comitato, infatti, tutti i governi che si sono susseguiti negli ultimi vent’anni non hanno fatto altro che seguire i diktat dell’Unione Europea “svendendo” la sanità al settore privato.
“Tutto questo avviene perché – si legge nel volantino – da almeno vent’anni tutti i governi (di destra, di centrosinistra o “tecnici”), tutti ugualmente obbedienti ai diktat austeritari dell’Unione Europea, non hanno fatto altro che tagliare la sanità per consegnarla in mano ai privati. Altrettando grave la responsabilità delle regioni, tra queste quella di una regione Toscana sempre in prima linea nella politica dei tagli”.
La situazione sembra tutt’altro che rosea, ma il per il Comitato non c’è mai modo di toccare il fondo. Infatti, con la sanità al collasso, il presidente della regione Eugenio Giani presenzierà domani mattina, al teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana, a un evento legato al progetto “proximity care”. Come riportato nel volantino, è incredibile pensare che il presidente della regione venga a “farsi bello” in valle evitando però saggiamente tutte le criticità che la stessa sanità sta passando in questo momento.
Le accuse lanciate dal comitato non sono di certo leggere, e la possibilità di una replica da parte delle istituzioni sembra probabile. D’altra parte, però, e vedendo il primo caso dei “necrologi”, queste silenziose e pacate proteste potrebbero portare a nuove prese di posizione da parte della cittadinanza tutta, stanca, come professa il Comitato, di vedere i propri diritti erosi sull’altare dell’interesse privato.
“Mentre si continua sulla strada dello sfascio della sanità pubblica – continua il Comitato – che colpisce modo particolare la nostra zona, come tutte le aree disagiate e di montagna, il 14 aprile Giani sarà a Castelnuovo per farsi bello con il progetto Proximity Care (Prossimità, innovazione tecnologica per le aree interne). Anziché rispondere ai problemi sempre più gravi della sanità locale e nazionale, si preferisce parlar d’altro, in linea con quel Pnrr che è solo una fonte di finanziamento per i soliti noti”.