Sono stati ufficialmente consegnati i lavori alla ditta per il rifacimento al tetto del Museo storico della figurina di gesso e dell'Emigrazione di Coreglia Antelminelli. Uno dei luoghi-simbolo non soltanto del territorio comunale, ma dell'intera provincia di Lucca, soprattutto per quanto riguarda la tradizione culturale e manifatturiera di questa parte di Toscana. Il museo era stato danneggiato dai violenti temporali dell'ottobre 2018: l'approvazione dell'intervento da parte della Soprintendenza archeologica per le province di Lucca e Massa Carrara è arrivata lo scorso 20 ottobre, mentre l'indennità erogata dalla compagnia assicuratrice del Comune era già presente nelle casse dell'ente dallo scorso febbraio. Un'indennità che ammonta a 48.257 euro e che sarà interamente utilizzata per ripristinare la copertura di Palazzo Vanni.
«Il Museo – commentano il sindaco, Marco Remaschi e l'assessore, Sabrina Santi – rappresenta l'intero territorio e l'intera comunità di Coreglia. Ospitato all'interno di Palazzo Vanni, che fu sede della scuola di disegno e plastica fondata da Carlo Vanni nel 1883, il Museo custodisce 1300 campioni, dal 1600 ad oggi, a testimonianza dell'evoluzione dell'arte e della tecnica dei figurinai. Per questo il Museo è eterno custode del cuore più profondo di Coreglia, quell'attività intrapresa da intere famiglie, tramandata di padre in figlio, che ha esportato il nostro territorio in tutto il mondo. Anche alla corte asburgica dell'imperatore Francesco Giuseppe. Il nostro obiettivo più generale, inoltre, è quello di dare nuovo slancio al Museo, per portare qui nuovi visitatori e per far partire da qui nuove idee culturali al servizio di Coreglia, della Valle del Serchio e della provincia di Lucca».
Data la fragilità delle opere custodite all'interno del palazzo, il manto di copertura sarà smontato per porzioni proprio per proteggere le figurine: una volta compiuto lo smontaggio, si procederà alla verifica delle condizioni statiche della struttura in legno e all'eventuale ripristino e sostituzione dei travicelli deteriorati.
Successivamente sarà posizionata una membrana altamente traspirante che proteggerà ulteriormente la struttura dagli agenti atmosferici. Infine, sarà ricollocata la copertura utilizzando le tegole precedentemente smontate e inserendone di nuove, della stessa tipologia, laddove necessario.