Damiano Simonetti, responsabile relazioni esterne Lega, e Yamila Bertieri, consigliere Lega Borgo a Mozzano, chiedono più attenzione, più sostegno ai progetti che a livello comunale vengono posti in essere per le persone con disabilità, attraverso la creazione a livello Nazionale, di politiche sociali più concrete.
I due politici affermano: "Lle persone con disabilità intesa come presenza di menomazioni, limitazioni dell’attività o restrizioni della partecipazione associate alle condizioni di salute e conseguenti alla diagnosi di disturbi sia in età evolutiva che nell’età adulta, sono una parte della popolazione a cui bisognosa dare maggior attenzione e supporto. Le misure restrittive adottate in questo periodo di emergenza Coronavirus, non hanno tenuto conto fin da subito delle particolari necessità di cui questa parte di popolazione ha bisogno, infatti, in questi ultimi due o tre mesi molti disabili hanno vissuto in piena solitudine, poiché per motivi di ordine sanitario giustamente, tutto era chiuso (centri, servizi, scuole)".
"Nonostante tutto - proseguono Simonetti e Bertieri - insieme alle loro famiglie hanno dimostrato di essere i più forti, e, con dignità hanno tenuto duro, superando tutte le difficoltà dovute all'isolamento. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio, sono diventate operative misure tra le quali l’aggiunta, anche per i mesi di maggio e giugno, di ulteriori 12 giorni complessivi di permessi lavorativi previsti dalla Legge 104, purtroppo, l’emergenza per Coronavirus ha interrotto bruscamente le routine, gli interventi riabilitativi e i rapporti umani causando conseguenze serie, accompagnati dalla paura dei familiari di vedere regressioni o perdita di competenze acquisite con impegno e fatica. Tutti noi abbiamo dovuto cambiare lo stile di vita a cui eravamo abituati, la vita quotidiana è diventata improvvisamente difficile per tutti noi, figuriamoci per un portatore di handicap".
"Per un disabile avere una routine stabile è importante tanto che anche il minimo cambiamento può creare senso di solitudine, di isolamento, di disorientamento, confusione, vicinanze forzate, ansia, paura, rabbia e tristezza, - i due politici continuano - ecco perché riteniamo che per ogni evenienza dovrebbero esserci persone professionali adatte ad aiutarli per fargli affrontare meglio il cambiamento alternandolo alla fiducia, e , soprattutto alla serenità. Per un disabile non è facile capire cosa stia accadendo e per farglielo comprendere richiede tempo".
Simonetti e Bertieri ritengono sia giusto rafforzare il l'idea della costruzione di un sistema integrato di prestazioni pubbliche, omogeneo a livello nazionale, e, con esso, la possibilità di rafforzare il numero degli operatori professionali adeguati alla gestione della disabilità.
"Dare maggiore aiuto - affermano - a quei comuni che direttamente hanno tra i loro compiti anche il sociale e quindi la disabilità, senza arrivare a tagliare la spesa pubblica ma, promuovere politiche assistenziali orientate all’inclusione sociale dei cittadini con disabilità e soprattutto che tutelino e promuovino i diritti, e, le pari opportunità, delle persone disabili e non autosufficienti nell'ambito delle politiche del lavoro. In alcuni comuni sono stati istituite delle buone linee di sostegno ma, secondo noi più attenzione deve venire dallo Stato, perché, è da troppo tempo che il welfare italiano sta attraversando una dura crisi nonostante, la legge 328/2000, aveva fatto nascere la speranze di rivedere più centrale l'assistenza sociale, attraverso la creazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali sull'intero territorio nazionale".
Infine Simonetti e Bertieri fanno osservare che dal 2008 ad oggi sono diminuite le risorse al fondo nazionale per le politiche sociali. Per questo motivo i due politici auspicano una decisa inversione di tendenza dello Stato per poter assistere in maniera adeguata i disabili.