“La maggioranza non ci sta. Un comportamento immaturo, senza precedenti, quello tenuto dai consiglieri di minoranza. Le accuse rivolte al sindaco e all’amministrazione si sono rivelate infondate già in fase di dibattito, dove ogni articolo del regolamento comunale è stato letto e approfondito di fronte all’intero consiglio. La decisione da parte del gruppo di minoranza di abbandonare l’aula è stata dettata espressamente da motivi opportunistici e di visibilità”.
Resta alta la tensione all’interno della politica pescagliese. Il pomo della discordia resta sempre lo stesso: la mozione sicurezza che secondo la minoranza sarebbe stata precedentemente bocciata dalla giunta Bonfanti ma successivamente riproposta e votata dalla maggioranza stessa.
Una situazione che avrebbe portato all’abbandono del consiglio da parte dell’opposizione, creando un botta e risposta di accuse reciproche che non si è spento a distanza di giorni.
Dopo un primo comunicato di critica pubblicato dalla lista di maggioranza, le opposizioni hanno prontamente risposto, nella giornata di ieri, addirittura con una conferenza stampa, in cui hanno difeso e motivato la loro scelta di aver abbandonato il consiglio arrivando a dire che la loro mozione è stata “scippata” e “stravolta”.
Come da copione, la risposta della maggioranza è arrivata nel giro di ventiquattr’ore, sempre a firma del capogruppo di maggioranza “Progetto Pescaglia” Vito La Spina, in cui si rimarca come le procedure svolte all’interno del consiglio siano state chiare e limpide sin dall’inizio, e come le opposizione abbiano sfruttato una situazione di questo tipo solamente per interessi personalistici e propagandistici.
“La realtà è che forse si è più interessati a creare volontariamente un caso politico per meri motivi opportunistici e di visibilità, piuttosto che dibattere nei luoghi e con gli strumenti preposti, ma tutto questo è quanto di più lontano dal nostro modus operandi. Piuttosto che stracciarci le vesti lanciando accuse prive di fondamento e alla prova dei fatti false – spiega La Spina – preferiamo continuare a operare nell’interesse della collettività. La mozione che ha scatenato questo assurdo dibattito va in quella direzione, e avremmo preferito poterla condividere all’unanimità, così come abbiamo proposto in ben due riunioni dei capigruppo, prima e durante il consiglio comunale. Non è stato possibile, e ci dispiace, ma sarebbe almeno opportuno che chi ha deciso di intraprendere una direzione volontariamente provocatoria se ne assumesse la responsabilità: se non davanti a sé stessi, almeno davanti ai cittadini che rappresentano e che li hanno votati”.