Mentre ci troviamo a percorrere la stretta strada che porta da Calavorno a Lucignana, il pensiero vola alla prima volta che ci siamo recati in questo grazioso borgo nel comune di Coreglia Antelminelli: era la mattina del 6 dicembre dell'anno appena trascorso. La giornata era uggiosa come quella odierna. In quell'occasione stavamo andando per partecipare all'inaugurazione della libreria che la poetessa Alba Donati aveva realizzato nel suo paese natale. Giunti alla piccola “Libreria sopra la Penna”, Alba ci accoglieva sorridente, stava realizzando il suo sogno. Nonostante il brutto tempo, che un po' aveva rovinato l'evento, Alba era felice, le si leggeva sul volto (leggi qui).
Ora stiamo percorrendo la stessa strada, per andare a Lucignana, alla “Libreria sopra la Penna”, ma per un motivo molto, ma molto doloroso; la piccola libreria aperta circa due mesi fa è andata a fuoco. Incredibile quanto è crudele il destino. Cerchiamo di pensare in quale stato d'animo troveremo Alba. Sicuramente provata, ma, per come la conosciamo, determinata a proseguire nel suo progetto. Quel progetto che lei stessa ci ha ben descritto nell'intervista pubblicata nella Gazzetta del Serchio (leggi qua).
Purtroppo non siamo riusciti a intervistare Alba Donati, stava riposando e non abbiamo voluto disturbarla, perché in questi momenti bisogna rispettare i bisogni di chi si è visto portare via in poco tempo il lavoro di anni, il sogno. Ci siamo accordati per sentici più tardi. Ci è stato permesso di andare a vedere i danni arrecati dal fuoco alla libreria. È molto triste vedere come le fiamme hanno ridotto una parte la libreria, che non era solo un punto di vendita di libri, ma era bensì un punto di aggregazione e di cultura per tutti gli abitanti di Lucignana e per i molti turisti che in questi due mesi vi hanno voluto far visita. Nei nostri occhi vi erano ancora impresse le immagini della libreria in tutto il suo splendore, con i libri sapientemente divisi a tema da Alba.
Ora il fuoco ha portato via i libri, i colori, il piccolo chalet è vuoto, rimangono fuori nel giardino dei mucchietti di libri e oggetti vari anneriti. I colori dominanti sono il nero e il grigio, a causa dei danni provocati dalle fiamme e dall'opera di spegnimento delle stesse. Proviamo un po' di tristezza, tutto questo è ingiusto, ma fa parte della vita. Marco Tulio Cicerone disse: “Una stanza senza libri è come un corpo senza anima” - “Se presso alla biblioteca ci sarà un giardino, nulla ci mancherà.”
La redazione è vicina alla poetessa Alba Donati, in questo brutto momento.