Il nuovo centro per le famiglie della zona Valle del Serchio nasce per promuove e sviluppare attività a sostegno delle realtà familiari, per favorirne il benessere, e la consapevolezza di essere risorsa per sé stessa, e per la comunità.
L'inaugurazione si è svolta, questa mattina, nell'area dell'ex convento Sant’Anna a Pieve Fosciana. La struttura è situata centralmente in una zona strategica (via S. Giovanni 21) per poter far fronte alle esigenze di tutta la zona, e avrà una funzione poliedrica: infatti, come ha precisato Elisabetta Scaletti, responsabile unità funzionale socio-assistenziale della Valle, “oltre a promuovere e sviluppare tutte quelle attività volte a favorire il benessere della famiglia, saranno disponibili anche assistenti sociali, educatori e una psicologa. Saranno svolte attività che valorizzano il ruolo della genitorialità, e annessa funzione educativa, a tutela dei minori; sarà inoltre presente un servizio di sportello, informazione e sostegno per quanto riguarda adozioni, affidamento, incontri protetti e osservati disposti dall’autorità giudiziaria, senza far mancare attività ludico-ricreative per bambini e ragazzi”.
A presenziare l’inaugurazione, oltre agli assistenti sociali e tutti gli addetti ai lavori del centro, erano presenti il consigliere regionale Mario Puppa, il dirigente del settore welfare e innovazione sociale della regione Toscana Alessandro Salvi, il presidente della conferenza dei sindaci della Valle del Serchio Caterina Campani, il sindaco di Pieve Fosciana Francesco Angelini, il sindaco di Careggine Lucia Rossi, l'assessore alla sanità e al sociale del comune di Castelnuovo Patricia Tolaini, il direttore del sociale dell’Asl Toscana nord ovest Laura Guerrini e il direttore della zona distretto Valle del Serchio Luigi Rossi.
La sede del centro, messa a disposizione dal comune di Pieve Fosciana, che si occuperà anche di tutti gli aspetti legati alla manutenzione, è finanziata dai comuni della zona Valle del Serchio e dalla regione Toscana sui fondi famiglia, e prevede l’attivazione di gruppi famiglie e risorse di reti di famiglie.
All’interno, vengono già svolti gruppi famiglie “Pippi” (programma di intervento per la prevenzione dell'istituzionalizzazione per i minori) e gruppo famiglie adottive, essendo già sede del Programma Pippi 10 e 12 e del progetto Care Leavers (sperimentazione di interventi in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria), promossi dal ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Ci sarà, infine, anche spazio per corsi di formazione seminari e iniziative aperte alla cittadinanza.