Extinction Rebellion (abbreviato in XR) è un movimento internazionale nato nell’aprile del 2018 che ha avuto il suo esordio con la Ribellione di Londra del 17 novembre di quell’anno quando per dieci giorni diecimila persone hanno bloccato i cinque ponti principali della città. Questo movimento ha come focus la disobbedienza civile nonviolenta, con la quale mira ad ottenere un cambiamento sistemico.
“Il simbolo è un cerchio con dentro una clessidra: il primo rappresenta il nostro pianeta; la seconda, il poco tempo che ci resta per salvare milioni di specie dall’estinzione”: spiega Benedetta Turelli, una giovane che ha aderito al movimento. “Mi sono sempre preoccupata – afferma -, come tanti altri giovani della mia età, della situazione ambientale: fino a poco tempo fa, come tutti, guardavo avanti lasciando magari in secondo piano questi pensieri, cercando però di provare a cambiare particolari del mio stile di vita. Poi, da quando nel 2019 hanno iniziato a susseguirsi manifestazioni e scioperi per il clima, allora mi sono detta: Se non ora, quando?”.
“Quindi, circa un anno fa – prosegue -, sono entrata a far parte di XR per rendermi parte del cambiamento, che ormai non basta sia solo personale ma deve coinvolgere l’intero sistema. Ho iniziato a frequentare il gruppo XR di Lucca-Pisa, e poi con Elena ed altri ribelli toscani, ho partecipato alla Settimana della Ribellione dell’ottobre scorso a Roma, dalla quale è nata la spinta per provarci anche in Valle. Così è nata XR Valle del Serchio.”
“Io ho sempre avuto una forte sensibilità ambientalista e sociale e negli ultimi anni la situazione è diventata sempre più critica - racconta Maria Elena Bertoli, anche lei facente parte del gruppo – nella cultura e nella politica regnava l’immobilismo e la sottovalutazione delle enormi criticità ambientali e sociali che erano intorno a noi. Così, quando ho incontrato Extinction Rebellion, vi ho aderito con entusiasmo intravedendo in quel movimento la possibilità di agire in modo più efficace. A partire dal luglio dello scorso anno, sono stata per 7 mesi coordinatrice di XR Toscana, impegnandomi per stimolare la nascita di gruppi locali in molte città toscane”.
Aggiunge poi: “Negli ultimi trent’anni la lotta ambientalista non ha ottenuto i risultati sperati: petizioni, marce e raccolte di firme, pur essendo strumenti importanti, non sono stati sufficienti a operare il cambiamento. Per questo Extinction Rebellion propone di attuare azioni dirette nonviolente di massa con le quali coinvolgere la popolazione e fare pressione sui governi. A questi poniamo tre richieste: “dire la verità” sulla gravità della situazione in cui ci troviamo; arrivare allo zero netto di emissioni climalteranti entro il 2025 e fermare la distruzione degli ecosistemi e della biodiversità; istituire delle assemblee di cittadine e cittadini, con membri estratti a sorte in modo stratificato, affiancate da esperti, che deliberino insieme ai governi in merito alla giustizia ecologica e climatica.”
Il gruppo XR Valle del Serchio collabora ancora strettamente con il gruppo di Lucca. Di questo fa parte l’ecologo Jacopo Simonetta, che fa da supporto scientifico a XR. Egli ha illustrato alcune criticità anche locali, fra cui la siccità, la devastazione portata dalle cave sulle Alpi Apuane e il pericolo di restringimento del Parco Naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli che si sta profilando.
“Anche le cave di marmo sono luoghi che hanno contribuito e tuttora contribuiscono a calamità ambientali e sociali, facendo guadagnare pochi a discapito di molti. I soldi entrano come euro ed escono in maniera indiretta come danno ambientale e sociale” afferma Jacopo. E prosegue: “Auspichiamo che la Regione Toscana, che in seguito agli scioperi dei Fridays for Future aveva proclamato lo stato di emergenza climatica, assuma provvedimenti coerenti e concreti per sanare le criticità ambientali.”
“Uno dei nostri cardini - aggiunge infine Elena - è quello di una nonviolenza radicale per cui noi intendiamo affrontare i gravi problemi in cui ci troviamo immersi e cercare delle soluzioni senza cadere in atteggiamenti di violenza verbale e rifiutando il dileggio nei confronti di coloro che sono ritenuti responsabili. Pur essendo attivi da poco in Valle, abbiamo partecipato ad alcuni incontri formativi, fra i quali uno molto bello che si è tenuto a Trassilico subito prima dell’inizio del lock down, incentrato sul tema dell’ecologia profonda: in XR infatti, oltre ad impegnarci per la necessaria trasformazione socio-ecologica della società, ci sforziamo anche di promuovere una cultura rigenerativa che unisca benessere personale e bene comune e che possa portarci a superare la “tossicità” del sistema in cui viviamo”.
“Anche in questo periodo di lock down – conclude - non ci siamo fermati, ma abbiamo partecipato a tanti eventi di formazione e discussione online per approfondire le tematiche ambientali e ascoltare proposte concrete per il cambiamento necessario da parte di esperti. Una formazione continua e mirata a conoscere a fondo le varie problematiche, spesso fra loro interconnesse, è infatti fondamentale per tentare di affrontare i gravi problemi in cui ci troviamo”.
Per ulteriori informazioni, per seguire le evoluzioni del nostro gruppo, e magari anche aderirvi, si rimanda alla pagina Facebook e al sito nazionale.