La Regione Toscana, dando attuazione agli indirizzi del decreto interministeriale n. 127 del 30/06/2023 che prevede la riduzione dell'organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi, avendo avuto esito negativo il ricorso presso la Corte Costituzionale promosso dalla Regione stessa, con propria deliberazione ha definito i criteri di accorpamento degli Istituti Comprensivi che sul territorio Toscano dovranno essere 15.
Nella scelta del criterio sono stati concertati parametri derivanti dai dati trasmessi dall'Ufficio Scolastico Regionale, riferiti all'organico di fatto, e dalla tabella redata dalla Agenzia per la Coesione Territoriale in data 01.01.2020 che classifica i Comuni delle Aree interne in "Intermedi", "Periferici" e "Ultraperiferici" prendendo come unico parametro di riferimento la distanza in minuti di percorrenza dal "Comune di destinazione prevalente".
"Un dato, quello della tabella compilata dalla Agenzia per la Coesione Territoriale del tutto fuorviante e che assolutamente non rispecchia il vero grado di disagio dei cittadini sui territori" tuonano insieme i tre sindaci che si sono visti, dall'approvazione dei criteri, interessati dalla perdita del proprio Istituto Comprensivo.
"La sola distanza dal cosiddetto "Comune di destinazione prevalente" – per Bagni di Lucca e Pescaglia, il Comune di Lucca mentre per Stazzema è indicato Massa Carrara – non racconta la vera difficoltà di chi vive su un territorio montano che negli anni si sta sempre più spopolando e per i quali la presenza dell'Istituto Comprensivo rappresenta un presidio importante in termini di servizi. E' paradossale – aggiungono i tre sindaci – che comuni che nella realtà dei fatti risultano collettori importanti di servizi rispetto ai comuni limitrofi, in questa tabella vengano invece giudicati "periferici" perché più lontani dal Comune capoluogo e quindi maggiormente tutelati rispetto a comuni il cui territorio presenta importanti difficoltà oggettive, di spostamento, di erogazione dei servizi ai cittadini, come Bagni di Lucca, Pescaglia e Stazzema. La nostra non è una battaglia di campanile ma di equità".
"Se l'obiettivo è quello di ridurre il numero dei Dirigenti Scolastici e dei Dirigenti dei servizi amministrativi e di segreteria, come evidenziato dalla Delibera Regionale che recepisce il Decreto Interministeriale, con l'accorpamento ad altri Istituti di Pescaglia e Stazzema, questo obiettivo non si raggiunge – aggiungono Verona e Bonfanti – in quanto questi due Istituti avevano già la reggenza cioè condividevano queste figure professionali già con un altro Istituto".
"Chiediamo una revisione dei criteri – concludono i tre sindaci – perché l'ipotesi di accorpamento degli Istituti Comprensivi, se è vero che non riguarderà la chiusura dei plessi scolastici, creerà comunque un enorme disagio agli abitanti dei nostri comuni che già vivono in un territorio morfologicamente diviso e frastagliato, andando inoltre a rallentare se non a interrompere del tutto quegli iter progettuali che nascono dalla condivisione degli Istituti stessi con le amministrazioni comunali e che hanno portato negli anni ad attività che hanno notevolmente alzato la qualità dell'offerta formativa".
"Solo il mantenimento dell'attuale assetto permetterà di garantire continuità all'offerta didattica in corso, portare a compimento le progettualità innovative attivate e consentire ai Comuni di poter attuare strategie per limitare lo spopolamento nei comuni montani come Bagni di Lucca, Pescaglia e Stazzema".