Il candidato a sindaco di Coreglia della lista civica "Rialziamo la testa - Insieme", Giorgio Daniele, commenta il mancato confronto tra candidati sull'emittente televisiva NoiTv e le parole del competitor Marco Remaschi.
"Pensavamo che la mancata partecipazione dell’amministrazione alla pubblica e spontanea assemblea chiesta a gran voce dalla popolazione coreglina nel settembre 2018 - esordisce -, fosse stata la pagina più nera del confronto democratico nel nostro comune. No, ancora una volta ci siamo sbagliati; ancora una volta, ha vinto il detto popolare “non c’è limite al peggio”.
"Siamo al termine di una campagna elettorale - incalza il candidato - che vedrà il 22 settembre uscire dalle urne il nuovo sindaco e la nuova amministrazione che governerà per il prossimo quinquennio. Una campagna intensa, ma condotta nelle retrovie, ognuno parla ai propri fans, scrive sui propri social, invia i propri comunicati alla stampa, ma rigorosamente si evita il confronto o lo scontro diretto. Mai si dà al cittadino la possibilità di ascoltare dal vivo i candidati, i loro programmi, le reciproche contestazioni, e magari le risposte ad una platea libera e trasversale. Sono il segno di un tempo tecnologicamente avanzato, ma socialmente indebolito e svilito, negando spesso alla partecipazione e al confronto democratico il centro della scena".
"Per quanto mi riguarda ci ho provato - afferma Daniele -. Sulla pubblica stampa mi sono dichiarato disponibile a sottopormi pubblicamente ad un confronto con tutti i candidati e con il pubblico che volesse essere presente. Ho dato incondizionatamente la mia disponibilità, ho detto: “fatemi sapere data ora e regole, e non mi sottrarrò ad un dibattito su argomenti e vicende che tutti debbono sapere”. Provvidenzialmente è arrivata a tutti i candidati la proposta della emittente televisiva NoiTv. Un confronto paritetico di un ora, con domande uguali per tutti, tempi uguali per tutti, regole uguali per tutti, cosa che del resto viene proposta e fatta in occasione di ogni tornata elettorale e, solitamente partecipata da tutti".
"Ho detto ci siamo - continua il candidato -, quale migliore palcoscenico per confrontarci ed entrare in contatto con moltissimi elettori del comune e cittadini della Valle. Non ho esitato, dopo una manciata di minuti ho risposto, ho data la mia incondizionata disponibilità ad essere presente. Mai, conoscendo il valore dei miei competitor, ed in particolare di Marco Remaschi (che in questi anni certamente ha frequentato quegli studi televisivi e ci ha accompagnato spesso all’ora di cena con le sue poliedriche interviste), mai dicevo avrei pensato ad un suo rifiuto: ha gettato la spugna o, se fossimo in un’aula di giustizia, “si è avvalso della facoltà di non rispondere”. Roba da non crederci, ma così è, stando al comunicato dell’emittente".
"Cittadini - attacca Daniele -, non siamo su scherzi a parte, neppure in tribunale, qui siamo a sottoporci all’esame della cittadinanza, siamo chiamati in maniera più accessibile e trasparente a presentarci, a dire cosa vogliamo fare, chi siamo e, nel caso, a rendere conto del proprio operato pubblico, ovvero di cosa abbiamo fatto in un eventuale ruolo pubblico ricoperto fino ad oggi. Coreglia è un comune civile, libero, democratico, con gloriosi patrioti e valorosi liberali, o, espressione di un negletto retaggio culturale tipico di omertose zone d’Italia che via via, nel telegiornali salgono alla cronaca politico-giudiziaria?"
"Vergogna - conclude il candidato -, per i nostri cittadini e per chi dall’esterno ha l’occasione per farsi una idea del nostro comune: io non ci sto, io voglio stare dalla parte della trasparenza, della chiarezza, voglio essere giudicato, apprezzato, criticato alla luce del sole, voglio essere un candidato al ruolo di sindaco e ci voglio arrivare per la via maestra, con un confronto a 360 gradi. Quando si scende nell’agone pubblico, si rinuncia al privato, al personale, a molta della comune privacy, si diventa una” Cosa Pubblica” nell’accezione più alta del termine. Marco Remaschi, non ti piace NoiTv? Ti senti più garantito altrove: parla, detta tu le regole e io mi presenterò, ma ti prego: non avvalerti della facoltà di non rispondere!".