Senza vergogna. Quello che sta accadendo in questi minuti in via Santa Croce, nel cuore di Lucca, rappresenta la dimostrazione di come la burocrazia non solo non abbia cuore, ma nemmeno cervello. Filippo Giambastiani, 41 anni, proprietario dello storico Caffè Tessieri, si è visto intimare questa mattina, da una ordinanza prefettizia, la chiusura per 30 giorni per un motivo, semplicemente, allucinante.
Nel marzo di quest'anno, in piena emergenza sanitaria, Giambastiani aveva servito un caffè ad un amico all'interno del locale. Per questo, era stato sanzionato dalla polizia municipale di Lucca con una multa di 200 euro e la chiusura del bar per 15 giorni: "Ho pagato regolarmente la contravvenzione - spiega il proprietario del Caffè Tessieri - perché ero in torto. Sono rimasto chiuso due settimane e non ho protestato. Questa mattina, però, non ce l'ho fatta a stare zitto. Mi è stata notificata un'ordinanza di chiusura di altri 30 giorni sempre per quel caffè e alle 12, ossia tra 40 minuti, i vigili urbani verranno a impormi la chiusura. L'ordinanza prevedeva dai 5 ai 30 giorni ulteriori, ho letto, ma loro hanno applicato il massimo, ossia un mese. Ma questa gente, che ha lo stipendio garantito a fine mese, si rende conto di quello che fa?"
In mezzo a tanta indifferenza amministrativa, immersi in una sorta di egoismo senza fine, un gesto, spontaneo, da parte di due ragazzi entrati nel bar, lascia intendere che, al di là delle divise, degli stipendi garantiti, dei cervelli votati all'ammasso, c'è ancora un po' di umanità. Hanno preso due caffè, ma, al momento di pagare, hanno lasciato 5 euro di solidarietà, il doppio e anche più di quello che avrebbero dovuto spendere.
Foto di Ciprian Gheorghita
Vergogna in via S. Croce: Bar Tessieri chiuso 30 giorni per un caffè
Scritto da Redazione
L'evento
14 Novembre 2020
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