Andrea Palmeri non lascia, raddoppia e anche triplica. E noi continuiamo a pubblicare le sue considerazioni e su questa in particolare ci troviamo d'accordo. I due grafici dimostrano quello che è sotto gli occhi di tutti e della Storia in particolare: l'Ukraina è un Paese diviso a metà e sarebbe bastato molto poco per evitare questa catastrofe umanitaria. Noi non parteggiamo per Putin, ma nemmeno per gli americani o per chi vuole tenere in vita un mondo che non esiste più. La Nato non ha alcun senso e l'Italia dovrebbe uscirne fuori. La realtà è che il mondo, soprattutto, da noi, va alla rovescia: la sinistra e il Pd che una volta manifestavano in piazza contro gli Usa e per l'uscita dalla Nato, oggi ne sono diventati i principali sostenitori e coloro i quali, un tempo, parteggiavano per l'Occidente, adesso cercano di aprire gli occhi a chi li vuole tenere costantemente chiusi. Tutti, comunque, sinistra e destra incluse, incapaci di guardare oggettivamente la realtà alla luce della Storia di quei Paesi. Palmeri, lo ribadiamo, non è un politologo, né un intellettuale né un giornalista, ma, almeno in questo caso, vede più lontano e allo stesso tempo più vicino di tanti altri. Che poi sia stato un ultras della Lucchese e tra i più violenti e che abbia avuto simpatie fasciste o che sia stato accusato di reclutare mercenari da trasferire nel Donbass, ci riguarda fino ad un certo punto, anzi, poco o nulla alla lce di ciò che sta accadendo:
Due illustrazioni che servono a capire perché oggi c'è la guerra e perché l'informazione al 99 per cento segue un copione. Nella prima illustrazione si vedono i risultati delle ultime elezioni ucraine prima del colpo di stato finanziato dall'America, che loro chiamo rivoluzione popolare! Yanukovic è il presidente cacciato dopo i cento morti di Maidan (dove cecchini georgiani addestrati dagli Usa sparavano un po' sulla polizia, un po' sui manifestanti). Nella cartina si vede come il paese era diviso in una parte Lugansk e Donesk dove il deposto presidente prendeva tra il 93 per cento e 96 per cento e l'occidente tipo Leopoli dove prendeva appena il 3 per cento. Ecco, l'Ucraina era ed è un paese diviso a metà. Diverse lingue, diversa fede religiosa, diversa la mentalità. L'ovest storicamente più vicino all'Europa non parla russo, cattolico e antirusso, l'est invece parla russo è ortodosso e si sente russo; il centro dove c'è Kiev era una via di mezzo.
In otto anni le cose sono un po' cambiate, il paese si è più ucrainizzato, sono state vietate la lingua russa, le scuole in russo, la Tv russa, la propaganda è stata incessante contro la Russia. Comunque, per fare il colpo di stato gli Usa di sono serviti della parte ovest, ecco perché per esempio le città di Lugansk e Donesk si sono ribellate!
Il cambio di governo ucraino è avvenuto con violenza e chi si è ribellato ha pagato con 15 mila morti, i media italiani hanno taciuto tutto ciò, i pacifisti non sono proprio pervenuti. Questa illustrazione fa capire le premesse ai fatti di oggi e al caos creato dall'America.
La seconda illustrazione fa vedere tutte le guerre create dall'America senza contare le rivoluzioni colorate. Perché nessuno si indigna per questo??? Perché tutti tacciono?? Perché i giornali non possono o non vogliono raccontare questi fatti? Certo con il controllo totale di tutti i media occidentali gli Usa preparano l'opinione pubblica alle loro guerre e spesso trasformano gli oppressi in oppressori.
La guerra è sempre brutta, è sempre tragedia, è sempre orrore. Ma lo deve essere anche quando le fanno gli americani, cioè quasi sempre. Aprite gli occhi.