Serata indimenticabile quella dell'11 agosto per il borgo medioevale di Ghivizzano alto. La piazza di via David Camilli stracolma di persone che hanno atteso pazientemente l’inizio delle due manifestazioni in programma. L’atmosfera era quella giusta.
La location, possiamo tranquillamente definirla, invidiabile, con vista della chiesa e campanile che sovrasta la piazza. Tanti i posti a sedere, in un contesto di platea posta su due livelli, quasi a ricreare una sorta di anfiteatro intorno al palcoscenico allestito sapientemente dal personale addetto. Anche un clima complice era quello ideale di una giornata di agosto, non troppo calda e a tratti ventilata grazie alla vicinanza della porta sud del borgo che costituisce una sorta di condizionatore naturale. Insomma, tutto perfetto. E in questo contesto è iniziata finalmente la serata, con un po’ di ritardo a dire il vero per consentire a tutte le persone di prendere posto. Serata che prevedeva due eventi importanti, apparentemente distinti ma correlati invece tra di loro da quel filo sottile che è l’arte musicale. La presentazione di un libro il primo e a seguire un concerto Jazz. Due eventi fortemente voluti dall’amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli che ha scommesso da tempo sulla cultura quale veicolo per la valorizzazione e rivitalizzazione dei magnifici borghi del comune. Ma veniamo ai protagonisti dell’evento o meglio dei due eventi insieme. Il primo è stato la presentazione del libro “Paolo Conte e Woody Allen. Solo per una sera” (Edizioni Melagrana) Presente naturalmente l’autore, il giornalista Andrea Cosimini. A fare le domande il giornalista e condirettore dei quotidiani online “Le Gazzette” Loreno Bertolacci. Il libro, uscito per la collana “I grandi della musica” è un tributo a due grandi interpreti del novecento. Posti idealmente sul palcoscenico dallo scrittore che li ha fatti dialogare su dieci temi comuni della loro poetica: il jazz, il novecento, la Francia, la solitudine, l’ironia, l’incomunicabilità, il cinema, la letteratura, l’anti-eroe e la fuga.
Alle domande incalzanti del moderatore, originario proprio del “paesello” di Ghivizzano, l’autore ha risposto con precisione e dovizia di particolari e collegamenti, frutto di una grande passione, per lungo tempo nascosta, ma anche, come più volte ha sottolineato anche il moderatore, di tanto studio e preparazione. Ma nel libro non abbiamo solo due atti con quel dialogo virtuale immaginato dall’autore. Ci sono anche ospiti che costituiscono in parte l’intermezzo tra un atto e l’altro dell’opera. Ospiti intervistati dal giornalista curioso come il nostro amico e collega, oltre che bravo scrittore, Andrea Cosimini. Personaggi di spessore come il manager musicale francese di Paolo Conte e Woody Allen Olivier Gluzman, il documentarista ed esperto di musica internazionale Giorgio Verdelli, il direttore d’orchestra e promoter Andrea Colombini, il cantautore Mimmo Cavallo e il giornalista e scrittore Ciro Castaldo.
Cosimini, conoscendo bene la sua curiosità tipicamente giornalistica, non si è accontentato di fare questo arduo accostamento tra i due artisti, ha voluto andare a fondo della sua intuizione e chiedere conferma, qualora ve ne fosse stato bisogno, anche a personaggi vicini a Paolo Conte e Woody Allen. Andrea Cosimini è reduce da una kermesse di presentazioni del suo libro, che sta avendo un successo tanto atteso quanto inaspettato. Tanto per citarne alcuni, gli appuntamenti fino ad oggi, oltre che nella provincia di Lucca, sono stati anche quelli programmati in importanti festival musicali tra Toscana e Umbria, tra cui “Umbria Jazz Festival 2023”, il più rilevante festival jazz italiano, con un tutto esaurito alla Feltrinelli e un passaggio su Radio Montecarlo nel giorno del concerto di Paolo Conte all’Arena Santa Giuliana.
Niente male per il nostro giovane collega e collaboratore delle Gazzette. Ma c’è di più, il suo libro, dove la musica jazz è uno degli elementi analizzati di comune interesse per i nostri due artisti, è stata la giusta apertura del sipario sul prosieguo della serata, che ha visto il gruppo Elisa Mini Quartet esibirsi in maniera impeccabile in pezzi di musica jazz brasiliana.
Sotto il cielo stellato di agosto la protagonista, una delle migliori voci del jazz italiano, Elisa Mini, ha lasciato con la sua voce tutti a bocca aperta. Accompagnata sapientemente da Andrea Garibaldi al pianoforte, Nino Pellegrini al contrabbasso e Andrea Melani alla batteria. Il concerto è stato l’ultimo dei quattro appuntamenti nel comune di Coreglia Antelminelli organizzati in collaborazione con Barga Jazz Festival. A proposito di stelle, crediamo che questa sia la giusta definizione di questi artisti che hanno dominato la scena, tanto per rimanere in tema, sul palcoscenico. Questa volta non del novecento, ma di uno dei nostri magnifici borghi medioevali, quello di Ghivizzano alto. Eventi come questi debbono far riflettere sull’importanza della cultura per rivitalizzare quello che sta morendo. Anche la musica, come la lettura, possono tener vivo l’interesse e… la naturale nostalgia umana. Paolo Conte e Woody Allen docent!