Nessun libro da raccontare, nessuna candidatura da sostenere, nessun partito da presentare. Sarà, venerdì 13 settembre alle 18 al Bagno Biondetti-ViennaLvce sul viale Roma a Marina di Pietrasanta, una sorta di ritorno alle origini, a quell'estate di appena un anno fa quando, di fronte ad una platea entusiasta e attenta, Roberto Vannacci, il generale delle 'farneticazioni personali' secondo il ministro della Difesa Guido Crosetto, iniziò la sua scalata verso un successo letterario prima, sociale e politico poi, come non ce ne sono mai stati negli ultimi 30 anni.
Un'ora e mezzo e anche due in compagnia di tutti coloro che vorranno manifestare nei suoi confronti quella simpatia e quella adesione che, ormai e nonostante tutti i tentativi di boicottaggio, l'uomo oltreché il generale e politico, sta riscuotendo in tutta Italia. Ancora una volta la famiglia Menici ha messo a disposizione, questa volta gratuitamente, la propria struttura balneare, lo storico stabilimento Biondetti, per accogliere e ascoltare l'autore de Il mondo al contrario, il libro che ha steso ogni più rosea previsione di vendita attestandosi per distacco in testa alla classifica dei libri più letti e venduti in Italia.
Non sarà, però, un appuntamento di carattere squisitamente memorialistico o partitico. Roberto Vannacci, intervistato-provocato ancora una volta dal direttore delle Gazzette Aldo Grandi, con lui sin dall'inizio di questa avvincente storia per libera scelta e convinzione, farà un salto in avanti, affrontando non solo ciò che è stato dal punto di vista storico e culturale o anche sociale, ma, soprattutto, ciò che sarà. Dove sta andando il nostro Paese? Perché attorno alla sua figura si sono uniti milioni di simpatizzanti e sostenitori? Perché è necessario che chiunque sostenga un mondo a diritto come è sempre stato, scenda in pista pardon, in campo per provare a contrastare quel mondo al contrario o anche, alla rovescia, che nessuno è più disposto ad accettare passivamente?
Lo hanno attaccato da tutte le parti, deriso, offeso, vilipeso, denunciato e l'unica cosa che hanno ottenuto da un uomo che è stato ed è un incursore a tutto tondo, è di averlo ancora di più spinto a pensare, scrivere, dire e fare quel che ha sempre creduto fosse non soltanto giusto, ma necessario per lui, per voi, per noi, per i vostri, i suoi e i nostri figli. Roberto Vannacci è l'uomo che ha restituito ad ogni italiano l'orgoglio di sentirsi tale senza doversi sentire in colpa come, al contrario, i politicanti, i giornalisti, gli intellettuali ad un tanto al chilo hanno fatto e stanno cercando di fare in tutti i modi.
Roberto Vannacci è colui che sta tentando di bloccare la deriva, fermare uno tsunami che rischia di trascinare lontano un intero popolo dallo scoglio identitario al quale, da sempre, era rimasto aggrappato: scomparso lo scoglio, anche ogni forma di identità sparirebbe. Ecco quindi quella che, con lui, è assolutamente l'ultima spiaggia, l'ultima occasione per dire basta, per riportare la logica e il buonsenso dove devono essere e stare e dove sono sempre stati.
Un incontro, quello di venerdì 13 settembre alle 18, aperto a chiunque sia disposto a rimuovere le fette di prosciutto dagli occhi e dalle orecchie per vedere e ascoltare quello che il politicamente corretto delle élites politiche e intellettuali dominanti non vogliono far comprendere alla gente comune.
A seguire, sempre al Bagno Biondetti-ViennaLvce, una cena su prenotazione alla quale prenderà parte anche Roberto Vannacci. L'evento è organizzato da ArtItaly di Massimiliano Simoni con il patrocinio della Gazzetta di Lucca e di Viareggio.
Informazioni e prenotazioni al numero: 371 376 5085
Foto Emma Leonardi