La Gazzetta del Serchio continua a pubblicare i post di Andrea Palmeri, lucchese che si trova nella repubblica di Lugansk nel Donbass. Si può essere o non essere d'accordo, ma, comunque, è un punto di vista diverso dal mainstream imperante dove le vacche sono tutte grasse e le mosche tutte nere. Indubbiamente la guerra non fa distinzioni e le immagini di ciò che sta accadendo in Ukraina sono terribili. C'è un paese che ha invaso un altro paese e al di là dei motivi ci sono morti da una parte e dall'altra tra due popoli, tra l'altro, che come ben scrive Palmeri, sono fratelli a tutti gli effetti: una vera e propria guerra civile. Se questo è il risultato della politica democratica di Biden, dio ce ne scampi e liberi:
La situazione è questa al momento: forze russe sono nei pressi di Kiev e controllano l'unico aeroporto cittadino funzionante. L'esercito ucraino in molte zone si è arreso senza combattere, in altre è rimasto in attesa degli eventi, in altre si è battuto, ma in generale gli unici che fanno resistenza sono le forze della guardia nazionale e i battaglioni paramilitari nazionalisti, quelli addestrati dalle forze americane.
Nel Donbass la riconquista delle località ancora sotto il controllo ucraino avviene più lentamente del previsto, le località dove era presente solo l'esercito ucraino, sono state prese senza sparare colpo, mentre in altre località i gruppi della guardia nazionale sono arroccati nella città quindi gli eserciti delle repubbliche aspettano il da farsi per evitare spargimento di sangue visto che i civili sono ancora lì.
A parte questo, in Italia l'informazione e la politica si sono schierati contro la Russia di Putin che è cattiva e fa la guerra, vengono diffuse fake news come quelle dell'asilo bombardato, ma tutti questi benpensanti dove erano questi otto anni quando la gente del Donbass veniva bombardata???
Nessuno colorava i monumenti o faceva appelli strappalacrime!!! Nessuno si indignava, nessuno si indignava nemmeno per i bambini siriani o dello Yemen e potrei durare all'infinito. Nessuno da noi si indigna mai, se la guerra la fanno i buoni, quelli che portano democrazia, oppure i vassalli o i servi di quelli che portano democrazia.
Se sono gli USA o i loro prescelti allora l'imperativo dei mezzi di informazione è quello di tacere o di minimizzare, stessa cosa per la politica italiana. Ecco Putin ha fatto quello che sta facendo, non solo per salvare il popolo del Donbass o per difendere gli interessi della Federazione Russa da un possibile ingresso di uno stato creato in funzione antirussa nella Nato, lo ha fatto anche perché non devono esistere più due pesi e due misure e non possono gli Usa decidere ciò che è giusto o cosa è sbagliato. Ma capire questo in un paese dove al massimo si può gridare "Si alla pace no alla guerra" non è scontato. Dove per anni la classe politica al massimo si fa i selfie e ci racconta cosa ha mangiato e non dimentichiamo che mandiamo a fare i summit uno che vendeva Coca Cola in uno stadio.
E comunque la vera tragedia è che ucraini e russi sono popoli fratelli e vederli combattere è una cosa agghiacciante!