Una sorgente di energia allo stato puro. Questa è, da sempre, Donatella Cinelli Colombini, presidente del premio Casato Prime Donne - prima azienda in Italia con un organico interamente al femminile - che questa mattina a Montalcino ha salutato e introdotto la XXII^ edizione della rassegna dedicata al Brunello, a Montalcino, ma, soprattutto, al ruolo e al contributo che, negli anni, le donne hanno svolgere e dare all'universo professionale. Presenti al teatro degli Astrusi di Montalcino, oltre ad una interessata cornice di pubblico, anche il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli e il presidente del consorzio Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci.
L'introduzione, potremmo dire 'a braccio' di Cinelli Colombini ha rappresentato una sorta di invito e di stimolo alle nuove generazioni, ma non solo, a non rassegnarsi alla mediocrità, a sognare, a cercare di realizzare i propri desideri anche quando, magari, essi appaiono difficili da realizzare. Questa donna erede di una delle famiglie più antiche della provincia dei Siena e di Montalcino in particolare, ex assessore al comune di Siena, attiva da sempre nella realtà enologica di una delle zone più prestigiose per il nettare di Bacco in Italia e nel mondo, possiede un carattere di ferro, che l'ha condotta a non mollare mai e a cercare sempre di raggiungere un obiettivo dopo l'altro: "Da piccola - ha raccontato - ero una bambina dislessica e a scuola era la classica ragazzina che veniva presa in giro. Con il tempo sono stata in grado di essere e diventare esattamente come gli altri, anzi, anche meglio. Per questo dico che non bisogna mai rinunciare ai propri sogni".