Da Lido di Camaiore a Somma Vesuviana non è una passeggiata: sono circa 1.200 chilometri, andata e ritorno. Un viaggio impossibile da sostenere in auto, se non in compagnia di belle persone e spinti dall’entusiasmo per le opportunità che la vita offre.
Gianna Albini - moglie del compianto Giancarlo Bigazzi, artigiano della canzone e geniaccio toscano – ed Elena Brunelli – ambasciatrice della Fondazione Andrea Bocelli, suocera del grande tenore – sono le due persone alle quali si deve la pressoché totale assenza di fatica nell’affrontare la traversata; l’ottava edizione del “Mia Martini Festival” - ricadente nel decennale della scomparsa del maestro fiorentino - il carburante necessario a domare questo lungo serpente di asfalto.
Direzione: teatro Summarte. Ad attendere gli ospiti, l’impeccabile Ciro Castaldo - direttore artistico, nonché anima e cuore della manifestazione – che, con la sua proverbiale accoglienza, fa sentire a casa chiunque graviti nel suo universo. Tutto è organizzato alla grande. L’hotel, il pranzo, le prove, l’aperitivo, il trasporto. Al sottoscritto spetta l’onere – ma soprattutto l’onore - di recarsi al teatro con un’oretta di anticipo per commentare, in diretta radio, la cronaca del pre-festival. Alla regia è già presente Gianfranco Di Prisco.
“Benvenuti su Radio In Somma…” sono le prime parole che escono dal microfono. Ed è già magia. Il teatro, piano piano, si riempie. Le luci si abbassano. Il sipario si chiude. Lo staff, giovanissimo, mette a disposizione il proprio tempo per le interviste di rito, mentre sul palco si effettuano gli ultimissimi aggiustamenti.
Sarà una serata lunga, piena di ospiti di lustro.
Spetta al talentuoso cantautore e rapper napoletano Devil A l’apertura del festival. Un inizio subito con il botto, a suon di ritmi incalzanti, culminato con la premiazione di un’opera dell’artista ceramista Mariolina Vecchione per mano del parroco delle parrocchie di San Michele Arcangelo e di San Giorgio, don Nicola De Sena. Poi via con la seconda ospite, la cantautrice abruzzese Lara Molino, in promozione con il suo ultimo disco “Amoremè”, premiata a sua volta dalla giornalista Carmela D’Avino de “IlMediano.it”.
Mentre i due presentatori, Ciro Castaldo e Maria Vittoria di Palma – bella, simpatica e vestita con abiti magnifici -, intrattengono il pubblico con la loro notevole capacità di stare sul palco, viene chiamato ad esibirsi un altro giovane talento della zona, Marco Mariconda, cantautore proveniente dalla penisola sorrentina. L’artista viene premiato da Gabriella Bellini, la quale spende parole di elogio per il festival e la sua direzione artistica.
E si entra nel vivo con l’esibizione dei ‘big’ Franco Fasano al pianoforte e Francesca Alotta alla voce: un medley stupendo di canzoni nel ricordo dell’indimenticata Mia Martini che sullo schermo appare in una sequenza ininterrotta di immagini. Si parla del grande Giancarlo Bigazzi, alla presenza della moglie Gianna e del figlio Giovanni, ricordando il contributo fondamentale del maestro nell’arco di 50 anni di canzone italiana. Da “Rose Rosse” a “Ti amo”, fino al successo internazionale “Gloria”: sono davvero tantissime le composizioni che Giancarlo ha firmato per gli artisti in cui credeva. Bigazzi, oltre che autore di canzoni, è stato anche un abile produttore e talent-scout avendo lanciato artisti del calibro di Massimo Ranieri, Raf, Umberto Tozzi e Marco Masini.
Culmine della serata l’interpretazione – da brividi – di Francesca Alotta che ha saputo rendere la voce della grandissima Mimì con una tale fedeltà che è prerogativa di pochi. Forse soltanto di lei. Dai primissimi successi “Piccolo Uomo” e “Minuetto”, fino alla più tarda “Almeno tu nell’universo”, passando per “Gli uomini non cambiano” e “Rapsodia” – quest’ultime scritte proprio da Giancarlo Bigazzi che, con Mia, aveva un rapporto speciale.
Emozionante il momento della premiazione da parte di Elena Brunelli a Francesca Alotta, così come toccante la consegna del premio “Disco Mia Martini” alla carriera a Franco Fasano – direttore artistico del “Premio Mia Martini” di Bagnara Calabra (città di origine di Mimì) – da parte di Giovanni Bigazzi.
Gran finale con Mimmo Cavallo, premiato da Roberto Malinconico di Edizioni Melagrana, e Maurizio De Franchis. Simpatico siparietto, poi, di Fabio Fiorillo ed Angelo Nocerino, impegnati in un’esecuzione acappella – per niente facile – de “La Moresca” de “La Gatta Cenerentola”. Breve esibizione e consegna del premio “Disco Mia Martini” al gruppo “Il Giardino dei Semplici”, da parte del giornalista e critico musicale Fernando Fratarcangeli, e chiusura in chiave etnica con il gruppo “Terrasonora”.
A coronamento di questa serata magnifica, una ‘spaghettata’ di mezzanotte in compagnia di persone splendide che rendono merito alla nomea di questa terra: un luogo speciale che accoglie con un calore unico coloro che amano le cose belle della vita.
“Mia Martini Festival” nel segno di Giancarlo Bigazzi: radiocronaca di un successo
Scritto da andrea cosimini
L'evento
03 Ottobre 2022
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