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Scritto da francesca sargenti
L'evento
15 Novembre 2023

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Sono 7mila 130 le imprese della filiera dell’Economia del mare registrate a fine 2022 nella Toscana Nord Ovest, per un’incidenza del 6,6 per cento sul totale delle aziende (Toscana 3,7 per cento, Italia 3,8 per cento). Un ruolo determinante è svolto dalla Versilia con 3mila 234 attività che mostrano un peso del 17,2 per cento sul totale del sistema imprenditoriale locale: un valore ben cinque volte la media nazionale e regionale, e triplo rispetto al complesso del territorio TNO.  

La ricchezza prodotta dalle filiere del mare raggiunge 1,4 miliardi di euro, attivando ulteriore valore aggiunto in altri settori, per un valore complessivo che raggiunge i 2,6 miliardi.

Gli occupati del territorio delle province TNO sono circa 14 mila, per un peso sul totale del 5,9 per cento (valore superiore a quello medio della Toscana e dell’Italia, entrambe ferme al 3,6 per cento).

Significativo anche il livello di esportazioni, concentrato in particolare nelle imbarcazioni da diporto e sportive, con un valore, a fine 2022, di circa 917 milioni di euro per tutta la TNO: l’8 per cento dell’export provinciale totale e ben quattro volte superiore all’incidenza dei “settori blu” sia in Toscana che in Italia (entrambe 2 per cento).

Questo, in sintesi, è quanto emerge dai numeri del Rapporto Nazionale sulla Economia del mare, realizzato da Unioncamere e il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, ed analizzati dalla dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche - ISR.

"I dati – commenta Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest –.” ci dicono che l'Economia del mare emerge come forza motrice nella produzione di ricchezza. Con un valore aggiunto di 2,6 miliardi di euro, di cui parte direttamente afferente alla filiera e parte generato attraverso le sinergie che è in grado di attivare, il mare rappresenta il fulcro di un circolo virtuoso che arricchisce i nostri territori unendo settori e tradizioni. Riconoscere e valorizzare questa filiera diventa cruciale per massimizzare il potenziale economico e sociale delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa."

Di seguito i dati più significativi dell’Economia del mare nelle province della Toscana Nord Ovest.

L’ECONOMIA DEL MARE E LE SUE FILIERE PRODUTTIVE

Ogni anno Unioncamere e il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, curano il Rapporto Nazionale sulla Economia del mare, un sistema produttivo che genera ricchezza, occupazione e innovazione secondo un modello collaborativo e sostenibile, nel quale rientrano sette filiere, individuate sulla base dei codici ATECO.

La filiera ittica ricomprende le attività connesse con la pesca, la lavorazione del pesce e la preparazione di piatti a base di pesce, incluso il relativo commercio all'ingrosso e al

dettaglio. L’industria delle estrazioni marine riguarda le attività di estrazione di risorse naturali dal mare, come ad esempio il sale, il petrolio e gas naturale con modalità off-shore. La filiera della cantieristica racchiude le attività di costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive, cantieri navali in generale e di demolizione, di fabbricazione di strumenti per navigazione e, infine, di installazione di macchine e apparecchiature industriali connesse. La movimentazione di merci e passeggeri fa riferimento a tutte le attività di trasporto via acqua di merci e persone, sia marittime the costiere, unitamente alle relative attività di assicurazione e di intermediazione degli stessi trasporti e servizi logistici. I servizi di alloggio e ristorazione dove sono ricomprese tutte le attività legate alla ricettività, di qualsiasi tipologia (alberghi, villaggi turistici, colonie marine, ecc.) e quelle chiaramente relative alla ristorazione, compresa ovviamente anche quella su nave. La ricerca regolamentazione e tutela ambientale include le attività d ricerca e sviluppo nel campo delle biotecnologie marine e delle scienze naturali legate al mare più in generale, assieme alle attività di regolamentazione per la tutela ambientale e nel campo dei trasporti e comunicazioni, inoltre, in questa settore sono presenti anche le attività legate all’istruzione (scuole nautiche, ecc.). Ed infine le attività sportive e ricreative ricomprendono le attività connesse al turismo nel campo dello sport e dello spettacolo come tour operator, guide e accompagnatori turistici, parchi tematici, stabilimenti balneari e altri ambiti legati all’intrattenimento (discoteche, sale da ballo, sale giochi, ecc.)

ECONOMIA DEL MARE: IN VERSILIA LA CONCENTRAZIONE PIU’ SIGNIFICATIVA DI IMPRESE

Il totale delle imprese registrate dell’Economia del mare, presenti nel territorio delle province TNO, assomma, a fine anno 2022, a 7.130 unità, che incidono per il 6,6 per cento sul totale delle imprese del sistema produttivo locale.

Il peso della “Blue Economy” risulta pertanto notevolmente più elevato del livello nazionale medio (3,8 per cento) e di quello medio della regione Toscana (3,7 per cento).

Inoltre, soffermando l’analisi, sulla sola Versilia. ovvero sui sette comuni che la rappresentano (Stazzema e Seravezza per l'Alta Versilia ed in particolare i comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Viareggio, Camaiore e Massarosa per la Bassa Versilia), si mette in evidenza che le imprese inerenti l’Economia del mare risultano 3.234 e incidono sul totale del sistema imprenditoriale per un valore del 17,2 per cento: un peso ben cinque volte la media nazionale e regionale, e triplo rispetto al complesso del territorio TNO.

In Versilia si trovano 1.430 imprese dei servizi di alloggio e ristorazione sui 3.308 presenti nel territorio TNO (43 per cento del totale) e soprattutto 821 aziende della filiera cantieristica, costruzioni di imbarcazioni, che rappresentano più della meta (52 per cento) del totale del settore nell’ambito TNO.

Imprese registrate dell'Economia del Mare per provincia e comparto di attività (anno 2022)

Comparti di attività dell'Economia del Mare

Filiera ittica

Industria delle estrazioni marine

Filiera della cantieristica

Movimentazione di merci e passeggeri via mare

Servizi di alloggio e ristorazione

Attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale

Attività sportive e ricreative

Totale

Incidenza  per cento sul totale imprese

Italia

33.242

505

28.583

12.512

109.121

9.864

34.363

228.190

3,8

Toscana

1.275

21

2.642

794

7.047

562

2.578

14.919

3,7

Toscana Nord-Ovest (LU,MS,PI)

400

9

1.594

224

3.308

210

1.386

7.130

6,6

di cui Versilia

178

3

821

61

1.430

22

716

3.234

17,2

Fonte: Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne - Unioncamere – Ossermare –

 

VALORE AGGIUNTO: FONDAMENTALE L’APPORTO DELLA CANTIERISCA LOCALE

 

Il valore aggiunto della “Blue economy” nelle province della Toscana Nord Ovest è stato stimato in 1,4 miliardi di euro per un’incidenza sul totale del valore aggiunto prodotto complessivamente dal sistema economico del 5,4 per cento.  Anche in questo caso la ricchezza sviluppata dall’Economia del mare risulta fortemente superiore rispetto alla media della regione Toscana (3,6 per cento sul totale) ed anche a quella media italiana (3,3 per cento sul totale).

In questo contesto si rileva che nel territorio TNO il contributo maggiore è offerto dal comparto della cantieristica con 526 milioni di euro (il 37 per cento del totale), seguono i servizi di alloggio e ristorazione con 339 milioni di euro (il 24 per cento del totale), poi le attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale con 324 milioni di euro (il 23 per cento del totale) ed infine, con valori minori, le movimentazioni di merci e passeggeri (101 milioni di euro), le attività sportive e ricreative (96 milioni di euro), la filiera ittica (22 milioni di euro) e con solo 3 milioni l’industria delle estrazioni marine.

Da segnalare che ogni euro di valore aggiunto prodotto dalle attività dell’Economia del mare attiva ulteriore valore aggiunto in altri settori. Se, come abbiamo descritto, l’economia “Blu” con 1,4 miliardi di euro di ricchezza, rappresenta il 5,4 per cento del totale del territorio TNO, è anche vero che l’ulteriore valore aggiunto creato nel resto dell’economia raggiunge 1.230 milioni di euro (incidenza 4,7 per cento), per un effetto moltiplicatore dell’1,9 (in Italia ci si ferma all’1,7). Pertanto possiamo affermare che il totale della “Blu Economy” nelle province della TNO produce una ricchezza complessiva di circa 2.640 milioni di euro, per un’incidenza che sale al 10,1 per cento del totale (in Italia l’8,9 per cento).

Valore aggiunto ai prezzi base prodotto dall'Economia del Mare per provincia e comparto di attività Anno 2021. (milioni di euro)

Comparti di attività dell'Economia del Mare

Filiera ittica

Industria delle estrazioni marine

Filiera della cantieristica

Movimentazione di merci e passeggeri via mare

Servizi di alloggio e ristorazione

Attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale

Attività sportive e ricreative

Totale

Incidenza  per cento sul totale

Italia

2.595

806

7.656

10.399

13.261

15.010

2.657

52.386

3,3

Toscana

119

3

774

617

961

1.216

171

3.862

3,6

Toscana Nord-Ovest (LU,MS,PI)

22

3

526

101

339

324

96

1.411

5,4

Fonte: Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne - Unioncamere - Ossermare

OCCUPATI: 4 SU 10 SI TROVANO NEI SERVIZI DI ALLOGGIO E RISTORAZIONE

 

Sul versante occupazione osserviamo che l’impatto dell’Economia del mare produce nel territorio delle province TNO circa 24 mila occupati, che pesano sul totale degli occupati per un valore del 5,9 per cento, che conferma, come negli indicatori precedenti, il ruolo più significativo del settore “Blu” rispetto sia alla media regionale che a quella nazionale, dove, in entrambi i casi, l’apporto occupazionale complessivo si ferma al 3,6 per cento.

Per quanto concerne la distribuzione settoriale degli occupati mettiamo in evidenza che la quota maggiore è collocata nei servizi di alloggio e ristorazione, circa 9.600 occupati, segue con 6 mila occupati la cantieristica e con 4 mila le attività sportive e ricreative.  Consistenza rilevante anche per le attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale con 2.700 occupati, mentre raggiungono circa 1.000 occupati la movimentazione di merci e passeggeri, le 625 unità la filiera ittica e solo 13 occupati l’industria dell’estrazioni marine.

Occupati dell'Economia del Mare per provincia e comparto di attività.  Anno 2021 (migliaia)

Comparti di attività dell'Economia del Mare

Filiera ittica

Industria delle estrazioni marine

Filiera della cantieristica

Movimetazione di merci e passeggeri via mare

Servizi di alloggio e ristorazione

Attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale

Attività sportive e ricreative

Totale

Incidenza  per cento sul totale

Italia

76.255

5387

105.307

130.626

354.846

156.655

84.890

913.965

3,6

Toscana

2.958

22

9.422

6938

22.663

9567

6.811

58.380

3,6

Toscana Nord-Ovest (LU,MS,PI)

625

13

5.985

1.073

9.592

2.718

3.925

23.931

5,9

Fonte: Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne - Unioncamere - Ossermare

EXPORT: LE VENDITE DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO FANNO “VOLARE” L’ECONOMIA BLU

 

Altro parametro dal quale si evince la forza motrice dell’Economia del mare per il territorio TNO è quello delle vendite all’estero delle aziende locali.

Il valore dell’export “Blu” ha ottenuto, a fine 2022, un valore di 917 milioni di euro, quasi tutti imputabili al comparto della cantieristica, per un peso sul totale dell’export pari all’8 per cento.

L’incidenza delle vendite all’estero dei beni prodotti dai “settori blu” risulta ben 4 volte maggiore nel raffronto con la media Toscana e con quella dell’Italia (entrambe al 2 per cento).

 

Export dell'Economia del Mare per provincia e comparto di attività.  Anno 2021 (euro)

Comparti di attività dell'Economia del Mare

Settore Ittico

Filiera della cantieristica

Totale

Incidenza  per cento sul totale

Italia

932.651.856

9.354.856.542

10.287.508.398

2 per cento

Toscana

22.094.452

981.288.785

1.003.383.237

2 per cento

Toscana Nord-Ovest (LU,MS,PI)

332.162

916.198.975

916.531.137

8 per cento

Fonte: elaborazione Ufficio Studi Camera di Commercio TNO su dati Istat

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