Tutto ha inizio un giovedì fa, nel primo pomeriggio del 5 maggio che ci ricordiamo bene perché ricorrenza della morte di Napoleone e della relativa ode del Manzoni che, a scuola, abbiamo imparato a memoria. Sullo schermo del nostro cellulare compare il seguente messaggio:
Ci risulta che lei abbia acquistato SPADA TRANCIO 150/250 SINGOLO, fornitore CONGELADOS NORIBERICA, S. A., lotto P22-059-76, TMC 14/09/23. Vi invitiamo a riportarlo unitamente alla fattura d'acquisto presso il punto vendita Metro (Lucca). Il prodotto deve essere cautelativamente ritirato dal commercio per presenza di mercurio oltre i limiti di legge.
Restiamo basiti. Avevamo acquistato il pesce recandoci nella struttura dell'Acquacalda perché, da sempre, ci troviamo molto bene e i prodotti sono di buona qualità e vi si riforniscono ristoratori e commercianti. Dopo aver letto e riletto il messaggio, ci viene in mente, da un lato, di ringraziare la Metro dall'altro di chiederci a che cosa andiamo incontro avendolo eventualmente mangiato.
Telefoniamo, così, agli uffici di Lucca e gentilmente ci spiegano che la loro comunicazione er doverosa e obbligatoria, che se abbiamo ancora il pesce dobbiamo riportarlo e provvederanno a rimborsarci il prezzo. Inoltre, di stare tranquilli, che tanto sotto il profilo della salute non c'è alcun pericolo.
Per niente rassicurati, ci sorge spomntaneo il quesito: ma perché se non esistono controindicazioni e non c'è pericolo dobbiamo riportarlo indietro e non osare nemmeno mangiarlo? Il mercurio, quindi, fa bene o, comunque, non fa male indipendentemente da quanto ne sia contenuto in un alimento?
Il venerdì 6 maggio veniamo contattati dall'ufficio stampa di Metro Italia:
Buongiorno Aldo,
sono Elena Bonatti dell’ufficio stampa di METRO Italia. Come anticipato poco fa al telefono in merito al prodotto richiamato, è possibile chiedere un reso presentando in punto vendita la fattura. Mentre, trattandosi di analisi realizzate dal Ministero della Salute su un prodotto di un fornitore terzo, non abbiamo e dunque non possiamo fornire il dettaglio dell’esito delle analisi condotte.
Benissimo, anzi, malissimo. In sostanza ci viene comunicato che siamo becchi e bastonati nel senso che il ministero della Salute - l'esperienza di due anni di Covid ce lo ha insegnato - fa quello che vuole e fa sapere, in particolare, solo ciò che gli torna comodo far conoscere alla faccia dei cittadini che, alla fine, dovrebbero esserein ogni caso i primi a essere informati delle conseguenze delle azioni di chi, al contrario, commette irregolarità o, addirittura, reati.
Avevamo chiesto anche una eventuale procedura di risarcimento danno, ma ci è stato risposto che non è prevista e che, al massimo, ci possono reintegrare la spesa con presdentazione fattura. Ora, sfido chiunque non sia un commerciante a conservare le fatture del cibo acquistato e, inoltre, alla Metro sono tracciati gli acquisti altrimenti come avrebbero fatto a risalire al sottoscritto come acquirente del pesce spada da urlo?
Che fare?, dunque, si sarebbe chiesto, sia pure con le dovute proporzioni, il mitico Vladimir Ulianov Lenin. Appunto, ce lo stiamo chedendo anche noi, tra il lasciar perdere, inviare una lettera di ringraziamento alla Noribérica Forzen Food per la schifezza che ci ha somministrato a nostra e a insaputa della stessa Metro, recarci nuovamente alla Metro con relativa perdita di tempo per avere gli euro, pochi invero, spesi, cucinarci la porzione rimasta a mo' di sfida e in barba alle prescrizioni del ministero della (sic!) Salute oppure, più semplicemente, gettarla nel cesso pardon, nel contenitore dell'organico.
Date retta, in fondo, un po' di mercurio nel sangue potrebbe anche fare bene.
A proposito, voi, al nostro posto, cosa fareste? Si accettano consigli.