Hanno clonato la pecora Dolly, all'epoca primo e unico mammifero sopravvissuto al processo di duplicazione, ma avrebbero e dovrebbero clonare Gianni Mercatali, un personaggio inimitabile, straordinario, capace di organizzare eventi da favola e, indiscutibilmente, il principe anzi, forse, il re vista anche l'età, dei public relations man. C'era la sua mano, oggi a pranzo, all'interno di uno dei più bei palazzi di Firenze, in via del Corso a due passi dal duomo, nel magnifico evento organizzato per celebrare l'avvento del nuovo vino prodotto da donne Fittipaldi, azienda vinicola di prestigio situata sulla via Bolgherese in località La Pineta a Bolgheri-Castagneto Carducci. In una delle stupende sale della residenza che fu, in origine, di Folco Portinari, padre di Beatrice, musa e ispiratrice di Dante e, poi, della famiglia Salviati, un appuntamento eno-gastronomico che ha visto, ai fornelli, lo chef stellato Vito Mollica comproprietario dello Chic Nonna, locale a ridosso della cattedrale di S. Maria del Fiore inserito, appunto, nell'edificio che è stato, fino a poco tempo fa e per 140 anni, sede della Banca Toscana.
Padrona di casa e donna di gran classe e altrettanto fascino, Maria Fittipaldi Menarini, colei che ha fondato il marchio della casa vinicola bolgherese donne Fittipaldi dopo essersi innamorata, tanti anni fa nei primi anni Novanta, di una delle zone più belle non solo della costa Toscana, ma di tutto lo Stivale: Ero a Forte dei Marmi - racconta - un'amica mi invitò nella sua casa di Bolgheri e accettai anche perché volevo conoscere un luogo dove non ero mai stata. Ebbene, mi bastò poco per restare attonita, colpita dai tramonti, dalla solarità del posto, dai suoi colori e dai suoi profumi, dalla sua quiete. Da quel momento cominciai a pensare che, in un modo o nell'altro, avrei dovuto vivere almeno una parte dell'anno e della mia vita a Bolgheri. Figlia unica con un papà piuttosto severo, donna di forte carattere e di altrettanta determinazione, Maria Fittipaldi, dopo una ricerca né breve, né lunga, individuò il casale che faceva al caso suo e, dopo una serie di tentativi, riuscì ad acquistarlo: Sarei una bugiarda se dicessi di averlo pagato poco confessa.
La storia di questa azienda denominata donne Fittipaldi dove le donne sono, oltre a Maria che è la mamma di tutte le altre, Carlotta, Giulia, Serena e Valentina, prese avvio nel 2004 quando vennero acquistati i terreni a Bolgheri per impiantare vigne e olivi. Attualmente i vigneti si estendono su una superficie di circa dieci ettari con vitigni Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot e ad essi, in un secondo momento, si aggiunse anche il Malbec uno dei vitigni storici di Bordeaux, ma che ha trovato il suo territorio di elezione in Argentina mentre in Italia si è radicato nel Friuli e nessuno poteva immaginare che in Toscana e per di più a Bolgheri potesse trovare terreno fertile.
L'evento di oggi è stato organizzato da Gianni Mercatali per presentare l'ultimo nato di casa Fittipaldi, il DF Rosso 2020 IGT, un vino dal profumo intenso e fruttato che lascia un gradevole e persistente retrogusto in bocca. La sua vendemmia avviene ai primi di ottobre e le uve, come ha ben spiegato l'enologo Emiliano Falsini, raccolte manualmente vengono deraspate in maniera soffice e successivamente fermentate utilizzando solo i lieviti presenti naturalmente sulle uve. Il contatto con le bucce è di circa 20 giorni. L'affinamento avviene per la durata di 12 mesi in barriques di secondo e terzo passaggio, solo raramente di legno nuovo. Il colore è un rosso rubino intenso così come il profumo che emana quando si avvicina il naso al bicchiere. La gradazione è notevole, 14,5 gradi e si abbina con carni rosse e formaggi stagionati, selvaggina e arrosti. Come sempre splendida e accattivante l'etichetta, disegnata in questa circostanza da Giulia, una delle figlie, mentre le altre sono state realizzate dall'artista e amico Giorgio Restelli in arte Giores.
Dopo l'introduzione dell'enologo che ha tributato il giusto riconoscimento anche all'agronomo dell'azienda, Stefano Bartolomei, si è passati alla degustazione vera e propria, con piatti preparati da uno degli chef più famosi della cucina italiana, per 15 anni presente al Four Seasons Hotel di Firenze e, adesso, director of culinary di Mine & Yours Group, prima a Dubai e, appunto da circa un anno, allo Chic Nonna di palazzo Portinari-Salviati. Lo chef ha fatto capolino in un paio di circostanze accolto dai saluti e dagli applausi dei commensali. Bel sorriso, gentilezza, disponibilità, Mollica ha servito personalmente il suo risotto al melograno con lepre selvatica e pistacchio salato che era stato preceduto da una squisita battuta di manzo al coltello sovrastata da crema e scaglie di parmigiano e sedano croccante e, successivamente, seguito da uno strepitoso e leggerissimo agnello. Quindi, un assaggio di formaggi anch'essi estremamente delicati. Il tutto annaffiato dai vini donne Fittipaldi che in apertura avevano allietato il benvenuto nella sala con il loro magnifico 5, il rosato frizzante ancestrale che trasmette joie de vivre e desiderio di convivio.
Al tavolo anzi, a uno dei tavoli proprio quello dove ci troviamo e dove Gianni Mercatali ci ha indirizzato unitamente ad altri, presumiamo, colleghi, seduta tra Matteo Parigi Bini e Giuseppe Calabrese, Maria Fittipaldi Menarini, donna che oltre ad essere molto charmante, è anche di piacevolissima conversazione. Matteo Parigi Bini è figlio del giornalista della Nazione Guido e Calabrese, scopriamo a metà pranzo, è uno dei due giornalisti, con Benedetto Ferrara, che ha seguito per trent'anni la nostra squadra del cuore, la Fiorentina, sulle colonne di Repubblica. E' un classe 1963, prossimo e non ne vede l'ora, alla pensione. Anche lui, come noi, più che un critico specializzato nella degustazione dei vini, è un narratore che ama raccontare storie che hanno, come sfondo, il nettare di Bacco. Simpatico, cordiale, buon conversatore.
Accanto a noi c'è Antonio Bechi, proprietario di Harry's Bar a Firenze sul lungarno Amerigo Vespucci e di Harry's Garden all'interno del giardino più esclusivo della città a Villa Medici. Improvvisamente sbucano due vecchi, si fa per dire, colleghi dei tempi in cui, anche noi, ma loro ci sono ancora, militavamo nelle file del quotidiano fiorentino La Nazione: Gigi Paoli e Olga Mugnaini, il primo scrittore notevole di libri noir. Sempre al medesimo tavolo c'è una icona del giornalismo enogastronomico, Davide Paolini e il suo modo di degustare il vino roteando il calice è un... balsamo per gli occhi.
Questa presentazione del nuovo vino di donne Fittipaldi è l'anticipo di quello che avverrà nel prossimo fine settimana in occasione della manifestazione tradizionalmente più importante del settore vinicolo in Italia: la 55^ edizione di Vinitaly in quel di Verona.