La ventottesima edizione del grande ritrovo al Santuario di San Pellegrino e San Bianco ha avuto, come sempre, un grande successo con migliaia di appassionati alla due ruote che si sono ritrovati al consueto appuntamento annuale a San Pellegrino in Alpe. Un orgoglio di appartenenza che accumuna gli appassionati insieme alla fede costituiscono il filo conduttore che fa incontrare in questo luogo tante persone ogni anno. Le strade della Garfagnana si sono riempite per una mattinata di moto luccicanti che hanno affrontato la grande salita che porta gli appassionati a oltre 1500 metri di quota nel magnifico scenario del Santuario nel comune di Castiglione di Garfagnana. Un popolo eterogeneo ma unito quello della “Motomessa”, un gruppo di persone colorito e vivace che dal 1977 si ritrovano a partecipare, da quasi trenta anni e senza sosta, a questo appuntamento che è diventato un evento di valenza nazionale. Chi avrebbe immaginato che questo raduno, organizzato tanti anni fa da un piccolo gruppo di appassionati motociclisti, nel tempo divenisse un evento così importante? La Santa Messa delle ore 11, con lo stesso rituale e le stesse regole di base stabilite nel secolo scorso, è stata celebrata alla presenza dell’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti insieme a don Fulvio Calloni, eremita responsabile del Santuario con suor Teresa e don Silvio Righi, attutale parroco di Camaiore e storico prete motociclista, nella panoramica quanto suggestiva area del Molo, di fronte al Santuario di San Pellegrino e San Bianco. Nei tanti anni trascorsi dal primo raduno purtroppo alcuni motociclisti che sono stati protagonisti della Motomessa ci hanno lasciato e l’evento costituisce anche un’occasione per ricordarli. Al termine della Santa Messa, come la tradizione vuole, in piazza e lungo la strada che porta all’Alpe Mons. Giulietti, a bordo di una moto, ha benedetto moto, motociclisti e motocicliste, dando appuntamento al prossimo anno per la ventinovesima edizione della “Motomessa”, celebrazione partecipata sempre da un maggior numero di centauri che arrivano puntuali da molte regioni d’Italia. E’ passata solo una settimana dall’ultima edizione e già un po’ di nostalgia pervade l’animo di quei migliaia di partecipanti che straordinariamente e ordinatamente ogni anno, uniti da una grande passione ma anche dalla fede, si ritrovano spontaneamente a condividere con amici un momento come questo, fatto di spensieratezza ma anche di riflessione sulle proprie origini e sul percorso della vita, a volte tutto in salita come quello che porta al Santuario. Un percorso però che alla fine, riconoscendo la propria identità religiosa e i propri limiti umani, ti fa arrivare in alto, vicino a quel creatore senza il quale nulla sarebbe stato.
Tutti in sella per la “Motomessa” al Santuario di San Pellegrino e San Bianco: passione, fede e un po’ di nostalgia
Scritto da loreno bertolacci
Garfagnana
08 Luglio 2024
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