La notizia dell'indagine in corso - come riportato anche dall'Ansa - coinvolge nove religiosi dell'ex comunità Discepoli dell'Annunciazione, che ha visto anche l'Eremo di Calomini tra le sue tre sedi. Proprio nella struttura garfagnina, nei giorni scorsi ci sarebbe stata una perquisizione da parte della squadra mobile di Prato.
Gravi i reati contestati: violenza sessuale su minori e violenza sessuale di gruppo. Gli indagati sono cinque sacerdoti, un frate e tre religiosi. Tra questi figura anche il fondatore della comunità stessa, che si ispira alla vergine Maria, don Giglio Gilioli.
Le accuse dei presunti abusi sessuali sono scaturite dalle denunce fatte da due fratelli, minorenni all'epoca dei fatti, che sarebbero stati affidati alla comunità religiosa direttamente dalla famiglia.
E' stata la Diocesi stessa di Prato a fornire le prime notizie sulla vicenda: ovvero che nel giugno dello scorso anno, all'allora vescovo di Prato Franco Agostinelli era stata presentata una denuncia da parte di un giovane in cui si denunciava che diversi anni prima, quando lui era minorenne, aveva subìto abusi sessuali e psicologici all’interno della comunità in questione. Abusi che si erano poi estesi anche al fratello.
Della notizia il vescovo aveva dato immediatamente comunicazione alla Congregazione per la Dottrina della Fede. La comunità Discepoli dell'Annunciazione era stata poi soppressa definitivamente dal Vaticano nel dicembre scorso, con la spiegazione di "gravi inadempienze".
A presentarsi spontaneamente alla Procura della Repubblica di Prato è stato invece l'attuale Vescovo Monsignor Giovanni Nerbini, alla quale ha offerto fattiva collaborazione per lo svolgimento delle indagini.
L'Eremo di Calomini, perquisito nei giorni scorsi dagli agenti alla ricerca di prove, fa parte delle sedi gestite dalla comunità fondata da don Gilioli (le altre sono Aulla e Prato). La struttura era stata concessa dalla Curia di Lucca nel 2011, e si era insediata con tanto di cerimonia a cui avevano partecipato sia l'allora Vescovo Italo Castellani sia numerosi religiosi della valle.