Dovremo resistere ancora, almeno per un altro mese, nelle nostre abitazioni: questo è quanto è trapelato nelle ultime ore da fonti interne a Palazzo Chigi, a proposito del decreto, adottato lo scorso mese dal Governo, che poneva il termine delle restrizioni fino al 13 aprile, il lunedì dopo Pasqua. Tuttavia, visto che il numero di contagi non diminuisce sufficientemente, il potere esecutivo, d'accordo con il comitato scientifico e l'istituto superiore di sanità, è intenzionato, di nuovo, ad allungare il termine delle restrizioni: a meno di clamorose sorprese la prossima 'red line' sarà fissata al 3 maggio.
La notizia avrebbe dovuto esser resa ufficiale dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che aveva convocato una conferenza stampa per la serata di oggi. La conferenza, tuttavia, non ha avuto luogo: Conte infatti è impegnato nel vertice con gli altri capi di Stato europei, un vertice cruciale per la sopravvivenza della stessa UE, visto che si confrontano due differenti linee di pensiero, quella degli Stati del nord, pro Mes, e quella degli stati del sud, pro coronabond, su come dover affrontare, economicamente parlando, l'emergenza coronavirus.
L'annuncio dell'impostazione del lockdown fino al tre maggio, anche se rimandato, resta nella sostanza. A proposito di questo Conte parlerà alla nazione tra la giornata di domani e quella di sabato. Pur restando scontata la limitazione alla circolazione dei singoli resta da vedere se, in extremis, il Governo sceglierà di permettere ad alcune imprese del settore para-alimentare di riaprire i battenti. Ma dall'esecutivo filtra scetticismo per un qualsiasi tipo di allentamento, anche per ciò che riguarda l'industria.
La riapertura slitta ancora: verso la 'serrata' fino al 3 maggio
Scritto da Redazione
Garfagnana
09 Aprile 2020
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